“Tares costerà 50% in più per scuole, bar, ristoranti”: Unioncamere grida al salasso

“Tares costerà 50% in più scuole, bar, ristoranti”: salasso secondo Unioncamere

ROMA –  La Tares potrà costare anche il 50% in più della Tarsu per scuole, case di cura, bar e aziende agricole. Unioncamere rivela che la nuova tassa sui rifiuti sarà un salasso per le aziende nei settori dell’ortofrutta, i bar, le mense ed i ristoranti. Questo perché tali imprese sono ritenute come quelle potenzialmente più inquinanti, secondo la legge Ronchi. Anche le scuole e le case di cura sono a rischio salasso, mentre gli avvantaggiati saranno banche, negozi e attività industriali e artigianali.

Unioncamere spiega in una nota: “Il conto sarà più salato per le aziende dei settori dell’ortofrutta, bar, mense e ristoranti (circa 360mila imprese), che la legge Ronchi individua come quelle a maggior contenuto ”potenzialmente inquinante”. Ad essere penalizzate con rincari compresi tra il 20 e il 50% saranno anche scuole e case di cura che fino ad oggi avevano beneficato di tariffe molto contenute. Ad avvantaggiarsi saranno invece le attività considerate a bassa producibilità di rifiuto tra le quali i cinema, le autorimesse, gli espositori, le banche, i negozi e le attività industriali e artigianali”.

Lo studio di Unioncamere poi sottolinea: “La vera differenza rispetto a quanto pagato finora, però è legata all’applicazione della seconda componente della tassa, quella che riguarda i servizi comunali indivisibili, tra cui illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e del verde, polizia locale. Poiché i comuni avranno l’onere di coprire al 100% i costi dei servizi erogati con quanto incassato, a seconda dell’efficienza di gestione di cui sarà capace il singolo comune l’aumento di questa quota, potrà oscillare da un minimo del 2% fino ad un massimo del 15%”.

Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, ha commentato: “La Tares è un tassello importante nell’attuazione del federalismo fiscale e deve portare ad una forte responsabilizzazione degli enti locali per una gestione più efficiente delle risorse e per una maggiore trasparenza delle tariffe”.

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