ROMA – Tasi 16 ottobre: quanto e come pagare in 5 step. Mancano pochi giorni all’appuntamento fiscale della Tasi (la tassa dei Comuni sui servizi indivisibili) di giovedì 16 ottobre (termine ultimo): si tratta della prima metà del tributo per quei Comuni che hanno deliberato sulle aliquote tra la fine di maggio e il 10 settembre. Nel Comuni che non hanno deliberato entro il 10 dicembre l’imposta si pagherà il 16 dicembre in un’unica soluzione con l’aliquota già fissata all’1 per mille (il 16 dicembre è anche il termine del saldo). Per la prima volta saranno tenuti al versamento del tributo anche gli inquilini (dal 10 al 30%).
Pubblichiamo di seguito un agile vademecum in cinque passaggi per il calcolo dell’aliquota, le eventuali detrazioni. Il primo passo è quello più importante: è necessario prodigarsi in proprio per procurarsi la delibera comunale e accedere alle informazioni aggiornate e corrette.
Leggi la delibera comunale. E’ essenziale procurarsi e leggere la delibera del Comune, facendo riferimento alla più recente. La delibera è valida e operativa solo se è pubblicata sul sito governativo www.finanze.it. Un motore di ricerca dedicato (c’è un link sulla parte sinistra) che rinvia all’elenco delibere. Attenzione, il Comune potrebbe aver disposto più delibere: va presa in considerazione solo l’ultima. Anche i Comuni pubblicano la delibera sul proprio sito ufficiale (dove spesso è indicato anche la modalità per acceder al calcolo online e alla stampa del modello F24. Bisogna guardare all’aliquota e all’indicazione di eventuali detrazioni per procedere al calcolo definitivo.
Qual è la tua rendita catastale? Secondo step: determinare la tua rendita fiscale, cioè quanto vale per il fisco il tuo immobile. Se fai la dichiarazione dei redditi o hai già pagato l’Imu è facile procurarsela. Il calco dell’imponibile è lo stesso dell’Imu: si aumenta la rendita del 5%, si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia a seconda del tipo di immobile e cioè, 160 per abitazioni e box auto, 80 per gli uffici, 55 per i negozi.
Tasi prima casa. In generale (ma bisogna sempre verificare leggendo la delibera comunale) il tributo Tasi si applica con l’aliquota prima casa a tutti gli immobili Imu-esenti. Quindi la casa dove si abita, più le pertinenze (al massimo una sola per tipologia, e cioè all’eventuale secondo box si applica l’aliquota Tasi altri immobili che però si aggiunge all’Imu). Paga anche chi vanta un diritto reale sulla casa e cioè chi ha l’usufrutto, il coniuge separato, quello superstite.
Pagano anche gli inquilini. Se la casa è affittata da almeno 6 mesi nel corso dell’anno, l’inquilino è chiamato a contribuire nel pagamento del tributo in ragione di una quota che può variare dal 10 al 30% (decidono i Comuni). Se l’inquilino non paga la sua parte lo Stato non può rivalersi sul proprietario.
Effettua il versamento con il modello F24. La Tasi si paga con modello F24 online, in banca, alla posta. Nella compilazione del modello F24, oltre alle generalità del contribuente, va riempita la sezione Imu e altri tributi locali”: si indica il codice castastale del Comune, il numero di immobili, l’anno d’imposta e l’importo da versare (si barra la voce “acconto”). Il codice tributo per la prima casa è 3958, per seconde e altri immobili è 3961.