ROMA -La nuova stangata per i proprietari di casa si chiama “rifiuti”. La tassa sui rifiuti subirà una maggiorazione per l’aumento dell’addizionale di circa 30 centesimi a metro quadro. Il nuovo rincaro è stato spiegato da Luca Cifoni sul Messaggero del 22 aprile.
L’aumento previsto (30 centesimi a mq), potrà essere maggiorato fino a 40 centesimi, a discrezione dei Comuni. Ecco la spiegazione di Cifoni sulle nuove imposte comunali: “Scatterà dal 2013 l’addizionale sui servizi comunali introdotta un po’ in sordina con il decreto salva-Italia: si tratta in pratica di un’appendice della nuova tassa sui rifiuti. Il tributo, dovuto da «chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte» si comporrà di una tariffa calcolata sulla base di qualità e quantità dei rifiuti (con criteri ancora da specificare) e di una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato, che i sindaci potranno aumentare fino a 40, per i «servizi indivisibili dei Comuni».
A fronte di questa nuova spesa per i proprietari di immobili (tassa che si va a sommare alla reintroduzione dell’Ici, sotto forma di Imu), ci sarà la cancellazione dell’Irpef per il proprietario, ma solo a partire dalla seconda casa: l’imposta, spiega Cifoni, applicata fino al 2011, verrà assorbita nell’Imu, salvo il caso in cui l’abitazione in questione sia affittata. Molto dipenderà dall’aliquota effettivamente applicata dai Comuni: ma siccome l’Irpef è progressiva soprattutto per i redditi medio-alti potrebbe esserci addirittura un lieve vantaggio, nonostante l’aumento della base imponibile.