ROMA – Non ci sarà una tassa sui versamenti giornalieri in contanti oltre i 200 euro. La misura, che avrebbe riguardato soprattutto i commercianti, sarebbe stata pensata per disincentivare l’uso del contante. Circolata sulla stampa, in primis sul Sole 24 Ore, è stata poi smentita dal governo.
“Il Governo non prevede l’applicazione di alcuna tassa sull’uso di denaro contante”, ha spiegato nel pomeriggio fonti del Ministero dell’Economia. L’ipotesi, riportata dalla stampa, prevedeva l’applicazione di un bollo sui versamenti in banca di denaro contante di valore superiore a 200 euro.
Spiega Il Sole 24 Ore:
Dalle ultime riunioni per la messa a punto del decreto sarebbe, infatti, saltata l’imposta di bollo in misure proporzionale sui versamenti giornalieri in banca o alle poste superiori ai 200 euro. Allo stesso tempo ci sarebbe stato anche un dietro front sul riconoscimento di uno sconto a chi effettuat acquisti con carta di credito/debito o prepagate, così come del credito d’imposta riconosciuto all’esercente in relazione alle vendite effettuate con moneta elettronica
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