ROMA – Tasse sulla casa, il governo riordina Imu e Tasi. L’obiettivo è di arrivare al 2016 con un’unica “local tax“ comunale che assorba le imposte sulla casa ed alcuni tributi di competenza municipale.
Le novità arrivano da Documento di economia e finanza che sarà varato dal governo la prossima settimana, subito dopo Pasqua.
Per quanto riguarda l’anno in corso dovrebbe restare l’obiettivo di una riduzione del deficit al 2,6% del Prodotto interno lordo, così come dell’1,8% per il 2016, nonostante una crescita dell’economia superiore a quella prevista alcuni mesi fa.
Per il 2015, scrive Mario Sensini sul Corriere della Sera, il governo dovrebbe indicare un aumento del Prodotto interno lordo dello 0,7% (era +0,6%) e un più 1,3% nel 2016 (era l’1,1%), che consentirebbe all’esecutivo un maggior margine di manovra sul bilancio e renderebbe più facile disinnescare gli aumenti dell’Iva (per 16 miliardi dal 2016) e sostituirli con altre misure di bilancio.
Scrive Sensini:
“Una parte delle risorse necessarie dovrebbe scaturire dalla minor spesa per gli interessi sul debito. Con il differenziale sui titoli tedeschi a questi livelli, ci sarebbe un risparmio di 5 miliardi quest’anno, e di almeno 6 nel 2016. La crescita più robusta favorirebbe anche le entrate fiscali, e ridurrebbe alcune spese, ad esempio quelle legate ai sussidi di disoccupazione. Altri benefici, attraverso il sistema economico, sono attesi dall’euro debole e dal calo dei prezzi del petrolio, mentre le operazioni della Banca centrale europea contribuirebbero a tener bassi i tassi. Per scongiurare l’aumento delle imposte sui consumi, che affosserebbe la ripresa appena avviata, il governo avrà bisogno di ricorrere, soprattutto, ad una nuova tornata di revisione della spesa pubblica che possa garantire circa 10 miliardi di euro di risparmi nel 2016″.