Arriva il concordato preventivo biennale che consentirà ai contribuenti di accordarsi preventivamente e per due anni sui propri redditi con il fisco. La novità è nella bozza del decreto legislativo della delega fiscale che prevede una dialettica obbligatoria tra amministrazione e contribuente. L’Agenzia delle Entrate, ad esempio, dovrà dialogare in caso di accertamento e verbale. Il contribuente potrà aderire e dialogare anche subito dopo l’emissione del verbale. In presenza dell’adesione, la misura delle sanzioni sarà ridotta della metà. In caso di mancato pagamento delle somme dovute, l’Agenzia delle Entrate provvederà invece all’iscrizione a ruolo.
Concordato preventivo, l’adesione entro luglio
All’esame del Consiglio dei ministri di venerdì arriva uno dei decreti legislativi di attuazione della delega fiscale che prevede che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione dei contribuenti la proposta di adesione entro l’aprile del 2024 (ma a regime la scadenza è il 15 marzo). I contribuenti potranno aderire entro luglio 2024 e, negli anni successivi, entro giugno.
Intelligenza artificiale per la lotta all’evasione
La lotta all’evasione punterà anche sull’intelligenza artificiale grazie a una maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni. Lo schema di decreto legislativo che attua la delega fiscale prevede infatti una revisione delle norme in materia di attività di analisi del rischio e per fare questo si riferisce esplicitamente all’intelligenza artificiale, che servirà a stanare preventivamente i furbetti nel rispetto, si precisa, delle norme sulla privacy. Le informazioni saranno utilizzate dall’Agenzia delle Entrate, anche tramite interconnessione tra loro e con quelle di archivi e registri pubblici.