Tasse, spese veterinarie detraibili anche dalla precompilata: basta lo scontrino parlante

ROMA – Da quest’anno le spese veterinarie per cani, gatti o altri animali da compagnia si potranno detrarre anche nella dichiarazione dei redditi precompilata per l’anno 2016. E basterà lo scontrino parlante, senza bisogno della prescrizione medica.

Dal primo gennaio 2016, infatti, anche le strutture autorizzate alla vendita al dettaglio dei medicinali veterinari sono soggette all’obbligo della trasmissione telematica dei dati al Sistema sanitario nazionale attraverso i dati della tessera sanitaria dell’acquirente.

Lo precisa una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, ricordando che è possibile detrarre dall‘Irpef il 19% delle spese veterinarie sostenute nell’anno, fino ad un importo massimo di 387,34 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Il limite di detraibilità è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.

La possibilità di portare in detrazione tali esborsi è inoltre limitata alle sole spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, mentre non sono detraibili le spese per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare e di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole, né in relazione ad animali utilizzati per attività illecite.

Sono escluse dalla detrazione del 19% altre spese, anche se sostenute per gli animali da compagnia, come quelle relative ai mangimi (normali o speciali) o agli antiparassitari, che non sono classificati come farmaci veterinari da parte del Ministero della Salute.

 

Gestione cookie