ROMA – L’analisi costi-benefici commissionata dal governo per valutare la Tav Torino-Lione boccerà il progetto, stabilendo che non è economicamente sostenibile. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando due fonti vicine al dossier e aggiungendo che si tratta di una “grossa vittoria per il Movimento Cinque Stelle”, storicamente opposto all’opera.
Ma il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si affretta a smentire: “Di fronte alle indiscrezioni di stampa odierne – fa sapere – smentisco che sia stata completata l’analisi costi-benefici sulla Tav”.
Il blocco della Tav, è bene precisarlo, è sempre stato uno degli obiettivi che il Movimento si è posto dagli inizi, prima ancora di approdare in Parlamento. Il contrario della Lega, che subisce le pressioni degli imprenditori del Nord. Matteo Salvini ha già avanzato la proposta di un referendum sull’opera.
L’agenzia Bloomberg ricorda che la decisione del ministero delle Infrastrutture e Trasporti sull’0pportunità di continuare o meno i lavori della Tav è attesa più in là, dopo una valutazione dei costi amministrativi di uno stop, che alcune analisi avrebbero valutato in due miliardi di euro.
“Quando sarà effettivamente portata a termine e sarà stata condivisa con gli interlocutori interessati, sarà naturalmente pubblicata – ci tiene a precisare Toninelli – in ossequio a quel principio di trasparenza che abbiamo sempre osservato”.
“Non ne sappiamo nulla”, commenta invece Mario Virano, direttore generale di Telt, che è la società incaricata di realizzare e gestire la Torino-Lione. “Ci saranno atti ufficiali, restiamo in attesa”, ha aggiunto, invitando alla prudenza chi insegue le dichiarazioni.
Lo scorso 12 novembre il ministro Toninelli aveva anche chiesto alla Telt di posticipare la pubblicazione dei bandi legati al proseguimento dei lavori per il tunnel di base e previsti entro il mese di dicembre. Un ritardo che aveva suscitato le perplessità sul fronte europeo e francese.