Telecom: slitta approvazione del bilancio, i sindacati protestano

Telecom ha deciso di rinviare  l’approvazione del bilancio 2009 al 12 aprile. Lo rende noto la stessa società in una nota.

Nella riunione prevista per giovedì 25 marzo, quindi,  il Consiglio di amministrazione si riunirà  solo per convocare l’assemblea di bilancio, che si terrà  il 29 aprile.

Spiega la nota di Telecom che “il presidente Gabriele Galateri di Genola e l’amministratore delegato Franco Bernabé proporranno al consiglio di amministrazione di posticipare l’approvazione del bilancio 2009 al 12 aprile 2010, ultima data utile per il rispetto dei termini di legge per il deposito pre-assembleare” .

Il rinvio, secondo l’azienda,  “consentirà, tra l’altro, al Consiglio di disporre, prima dell’assunzione delle determinazioni di competenza, delle risultanze delle consulenze tecnico-legali attivate dalla società su Telecom Italia Sparkle”.

Le decisione di rinviare l’approvazione del bilancio e del piano industriale, però, non piace ai sindacati secondo cui la decisione “alimenterà ulteriori incertezze tra i lavoratori e più in generale nel settore”.

In un comuncato congiunto i sindacati spiegano che “la più grande azienda di tlc non può stare mesi senza una strategia, senza far sapere il livello di investimenti e soprattutto senza dare certezze sulla sorte di migliaia di lavoratori”.

Nel frattempo, lo sciopero organizzato dai sindacati nei confronti del gruppo ha fatto registrare un’adesione al 90% . Oltre mille persone sono scese in strada sotto la direzione generale del gruppo in Corso Italia a Roma dove si è svolta la protesta indetta dai sindacati contro la riorganizzazione del settore informatico del gruppo.

Questa era la manifestazione più grande (dei 2.200 lavoratori che saranno esternalizzati infatti oltre 600 sono impiegati nel Lazio) ma ne sono state organizzate anche nelle altre sedi italiane. La divisione It Operation, spiegano i sindacati, ha sedi anche a Milano e provincia (Cesano Maderno e Rozzano) e poi a Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Foggia, Messina, Napoli, Padova, Palermo, Torino, Trento e Venezia.

“Lo sciopero in Telecom è riuscito” commenta Emilio Miceli segretario generale Slc/Cgil e “i lavoratori hanno dimostrato piena consapevolezza che al destino dell’informatica è legato quello più generale della parte industriale dell’azienda”. ”

E’ chiaro che il tema dell’informatica assume anche un peso politico e chiama in causa sia la responsabilità del Governo che del regolatore” prosegue Miceli e conclude: “Nei prossimi giorni decideremo ulteriori iniziative di lotta e, se plausibili, di ordine legale”.

“Siamo fortemente contrari alla politica di Telecom Italia che non affronta i nodi veri, a partire dal debito e dall’assenza di investimenti, e che sta portando avanti esclusivamente una strategia di riduzione del personale” dichiarano in una nota Alessandro Genovesi (SLC-CGIL), Giorgio Serao (Uilcom-Uil) e Vito Vitale (Fistel-Cisl).

“Siamo solo al primo atto di una vertenza che, qualora Telecom proseguisse nella sua strategia già a partire dal prossimo piano industriale, non potrà che portare ad alzare il livello del conflitto sindacale – aggiungono i sindacati – fino ad una mobilitazione di tutti i lavoratori del gruppo”.

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