Telecom, Elio Catania a processo. Accusa: abuso di informazioni privilegiate

Telecom, Elio Catania a processo. Accusa: abuso di informazioni privilegiate
Telecom, Elio Catania a processo. Accusa: abuso di informazioni privilegiate

ROMA- Sarà processato a Roma Elio Catania, ex componente del cda di Telecom Italia ed attuale presidente di Confindustria Digitale. Abuso di informazioni privilegiate nel periodo in cui era dirigente dell’azienda telefoni: questo il reato del quale dovrà rispondere davanti ai giudici della sesta sezione del tribunale a partire dal 3 marzo prossimo.

Il gup Nicola Di Grazia, accogliendo la richiesta del pm Francesca Loy, ha ritenuto fondata l’accusa secondo la quale il manager avrebbe comunicato ad un giornalista “informazioni privilegiate” destinate ai soli componenti del cda di Telecom”.

Fughe di notizie, specie quelle relative al negativo trend dell’azienda, che determinarono oscillazioni del titolo in borsa, con ribassi fino al 5%. Nel procedimento giudiziario, avviato sulla base di una denuncia di Telecom, fu coinvolto inizialmente anche il giornalista e la sua posizione venne poi archiviata.

La vicenda scoppiò il 31 luglio dello scorso anno quando la guardia di finanza perquisì l’ufficio e l’abitazione di Catania. Secondo la Procura la presunta attività illecita si sarebbe protratta nel tempo ed avrebbe registrato proprio quel 31 luglio l’ultimo capitolo con la pubblicazione da parte di un quotidiano romano di alcune anticipazione sul consiglio di amministrazione di Telecom con all’ordine del giorno la semestrale al 30 giugno, a cominciare dall’ipotesi di nuove svalutazioni che avrebbero portato di nuovo in rosso i conti aziendali.

Poco tempo dopo per Catania fu disposta dal gip Alessandra Boffi, sempre su richiesta del pm Loy, anche l’interdizione per due mesi dall’esercizio di ogni mansione nel cda di Telecom ed in quelli di tutte le altre aziende di cui, all’epoca, faceva parte. Da qui la decisione del manager di dimettersi e di spiegare, in una lettera consegnata ai vertici di Telecom, che la rinuncia al posto di amministratore era finalizzata al ”sereno svolgimento delle attività del consiglio, in una fase cosi’ complessa per l’azienda” ed a consentire il lavoro degli inquirenti”. Allo stesso tempo ribadiva la piena correttezza dei propri comportamenti.

Sul fronte finanziario, buone notizie per la società telefonica: l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha alzato l’outlook sul gruppo da negativo a stabile, confermando il rating BB+. Telecom, spiega S&P, continua ad affrontare un ambiente competitivo e uno scenario economico difficile in Italia ma le pressioni sui prezzi sono diminuite. Inoltre i flussi di cassa attesi positivi, i margini operativi ancora alti. Un’iniezione di fiducia in un mercato alle prese con un consolidamento che non sembra arrestarsi. L’agenzia Bloomberg parla di una nuova idea da 130 miliardi di dollari: tanto varrebbe il gruppo nascente dalla fusione fra Vodafone e Liberty Global, il più grande in Europa nel settore della telefonia, Internet e tv.

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