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Telefoni: bollette a 28 giorni passano, aumento 8,6% resta

di Alberto Francavilla |25 Gennaio 2018 10:36

Telefoni: bollette a 28 giorni passano, aumento 8,6% resta

ROMA – Bollette telefoniche, la tariffazione ogni 28 giorni passa in cavalleria, l’aumento dell’8.6% invece no. Le compagnie telefoniche saranno infatti obbligate dalla legge di bilancio 2018 a tornare alle bollette mensili, rinunciando a quelle tariffate a 28 giorni, e a far pagare ai clienti 12 mesi all’anno anziché 13 (come succede adesso fra mille proteste dei consumatori). Ovviamente le compagnie si adegueranno, perché la legge è legge. Perciò si conteggeranno sì 12 mesi l’anno, ma la spesa totale in un anno non diminuirà. Questo corrisponde, di fatto, a un rincaro della bolletta mensile dell’8,6%.

L’Antitrust ha poi inviato l’esposto del Codacons contro Tim e Vodafone, colpevoli di aver aumentato quasi contemporaneamente e nella identica misura le tariffe praticate ai propri clienti, di fatto annullando del tutto i vantaggi determinati dallo stop alle bollette ogni 28 giorni. Come si legge nella denuncia dell’associazione, “che per prima in Italia si è attivata per denunciare la fatturazione a 28 giorni e i rincari annunciati di recente dalle compagnie telefoniche: Tim e Vodafone, pur tornando alla fatturazione mensile, hanno confermato l’aumento delle tariffe”.

Come scrive Luigi Grassi per La Stampa:

I giornali stanno ricevendo valanghe di e-mail di protesta. Di fronte a una compagnia che comunica al cliente (in neretto, come se fosse un gran regalo) che «questa variazione di tariffa non comporterà alcun aggravio di costo per te», la reazione dei consumatori varia da «è una colossale presa in giro» a espressioni molto più colorite. In teoria ogni cliente che non accetta il rincaro mensile dell’8,6% è libero di rescindere il contratto con una compagnia telefonica e stipularne uno nuovo con un’altra, ma se tutte le compagnie di telecomunicazione aumentano le tariffe mensili nella stessa misura, questa libertà di cambiare in pratica non esiste. E siccome tutte le compagnie – almeno quelle che si sono espresse finora – stanno effettivamente annunciando il medesimo rincaro, l’associazione di consumatori Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust contro un’ipotesi di cartello per limitare la concorrenza. Ci sono state anche reazioni di politici e speriamo che questi si facciano sentire (siamo sotto elezioni).

Che cosa dicono le compagnie? Tim segnala che col nuovo regime fornirà gratis più giga e più servizi; Vodafone osserva che la legge di bilancio non ha sollevato una questione di tariffe ma solo di trasparenza delle medesime, che ora viene meglio garantita; Fastweb definisce le sue offerte «già estremamente competitive»; e Wind sta valutando se e in che misura adeguare le bollette.

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