Terremoto: dall'Ue 1,2 miliardi a noi. Non sono mai arrivati tanti soldi Terremoto: dall'Ue 1,2 miliardi a noi. Non sono mai arrivati tanti soldi

Terremoto: dall’Ue 1,2 miliardi a noi. Non sono mai arrivati tanti soldi

Terremoto: dall'Ue 1,2 miliardi a noi. Non sono mai arrivati tanti soldi
Terremoto: dall’Ue 1,2 miliardi a noi. Non sono mai arrivati tanti soldi (Foto Ansa)

BRUXELLES – Dall’Unione europea stanno per arrivare all’Italia 1,2 miliardi di aiuti. Una cifra mai stanziata prima, che andrà a favore delle zone terremotate del Centro. 

I soldi arriveranno dal Fondo europeo di solidarietà. Mercoledì 30 agosto il Parlamento europeo dovrà votare per sbloccare i soldi. Il passaggio decisivo sarà il voto in commissione Bilancio a Bruxelles, dopodiché a metà settembre ci sarà il via libera definitivo dall’Aula di Strasburgo (la votazione sarà messa in agenda il 13 settembre).

“L‘Unione europea ha promesso di aiutare l’Italia ad affrontare questa tragedia e sono orgoglioso di dire che stiamo onorando questo impegno”, ha dichiarato il relatore del testo, Giovanni La Via (Ap-Ppe). I soldi “saranno usati per aiutare i cittadini di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo a pensare a un nuovo futuro, e sosterranno gli sforzi per la ricostruzione fatti dal governo e dalle autorità locali”, ha aggiunto, sottolineando che il voto di domani “mostra che l’Unione europea esprime solidarietà attraverso azioni concrete e supporto finanziario”.

Nel terremoto che il 24 agosto scosse il centro Italia, scatenando uno sciame sismico che avrebbe fatto poi altri danni e vittime, persero la vita 333 persone, mentre 30mila sono rimaste senza casa o hanno comunque bisogno di assistenza.

Le stime del governo parlano di 21,8 miliardi di danni, e i fondi europei copriranno il 6% delle spese per la ricostruzione.

“È una percentuale molto alta – sottolinea ancora La Via – che permetterà di finanziare interventi specifici, come la costruzione di alloggi temporanei, la realizzazione di infrastrutture pubbliche e altri interventi di recupero del patrimonio culturale”.

 

 

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