ROMA, 8 GIU – E' entrato in vigore, venerdì mattina, l'aumento delle accise per l'emergenza terremoto (2,42 centesimi al litro su benzina e gasolio, iva inclusa) ma i prezzi alla pompa sono rimasti invariati. Lo ricorda Staffetta quotidiana spiegando che è un fenomeno reso possibile dai forti ribassi delle quotazioni internazionali di benzina e gasolio, che hanno lasciato alle compagnie la possibilità di ''assorbire'' l'aumento delle accise senza aumentare i prezzi alla pompa.
Fra il 30 maggio e ieri il prezzo internazionale della benzina e' sceso dell'equivalente di 5,7 centesimi al litro, quello del gasolio di 4,1 centesimi. Nello stesso lasso di tempo i prezzi alla pompa sono calati rispettivamente di 0,4 e 1,3 centesimi.
Per la benzina si sono dunque accumulati oltre 5 centesimi al litro di ''surplus'', per il diesel 2,8 centesimi, come conferma l'andamento degli 'stacchi Italia' (la differenza tra i prezzi in Italia e la media Ue) che, lunedi' scorso, sono aumentati di 0,9 centesimi sulla benzina e di 1 centesimo sul diesel. Un margine di manovra – si legge nella nota – piu' che sufficiente a ridurre stamattina i prezzi di 2,42 centesimi e neutralizzare cosi' l'aumento dell'accisa in vigore da oggi. Una riduzione applicata questa mattina da tutte le compagnie, senza eccezione.
E cosi', stamattina l'aumento delle accise e la riduzione dei prezzi si annullano a vicenda lasciando invariate le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalita' servito: benzina ferma a 1,818 euro/litro, diesel a 1,714 euro/litro, Gpl Eni a 0,789 euro/litro, metano a 0,972 euro/kg. L'aumento delle accise, secondo quanto riportato sulla relazione del decreto-legge sull'emergenza terremoto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, sara' in vigore fino al 31 dicembre 2012 e portera' un aumento del gettito di 488,8 milioni di euro.