Tesla, l’addio definitivo al cobalto è vicino. Una materia prima sporca di sangue

Tesla, l'addio definitivo al cobalto è vicino. Una materia prima sporca di sangue
Bambini impegnati nell’estrazione di cobalto in Africa. Tesla ci rinuncerà (Ansa)

ROMA – Per ora la conferma arriva solo dai mercati. Tesla sta per abbandonare definitivamente il ricorso al cobalto per la produzione delle batterie che alimentano le auto elettriche.

Elon Musk, il geniale fondatore, avrebbe trovato un accordo strategico con un grande partner cinese, il gigante CATL per dotare di batterie senza cobalto le auto elettriche Model 3 prodotte nella Gigafactory di Shanghai.

Manca l’annuncio ufficiale ma intanto il prezzo del cobalto è crollato: sul listino di Shangai, i titoli di China Molybdenum e Huayou Cobalt hanno subito perdite vicine al 10%.

L’alternativa sta nella produzione di accumulatori Litio-Ferro-Fosfato. Oggi, invece, segnala Il Sole 24 Ore, gli accumulatori utilizzano combinazioni di Nickel-Cobalto-Alluminio (NCA) o Nickel-Manganese-Cobalto (NMC).

La scelta, una rivoluzione nel mercato delle materie prime, è di ordine etico (e commerciale viste le campagne pro “cobalt-free). Il cobalto, in sintesi, è sporco di sangue.

Del sangue cioè dei minatori, anche bambini, sottoposti a ritmi di lavoro insostenibili e condizioni di sicurezza inesistenti. Soprattutto nel Congo da cui proviene oltre il 60% delle forniture globali. (fonte Il Sole 24 Ore)

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