Una decisioni più impopolari del Governo Meloni: il taglio al bonus psicologo… ma ora il sostegno torna con forma rinnovata.
Il bonus psicologo fu introdotto dal Governo Conte II con il decreto legge n. 228 del 30 dicembre 2021, poi convertito dalla legge n. 15 all’articolo 1-quater, comma 3. Il contributo, pensato come aiuto economico rivolto a coloro che avevano subito pesanti ripercussioni psicologiche a causa della pandemia o che in generale volevano beneficiare di un percorso psicoterapeutico, poteva arrivare fino a un massimo di 600 euro a persona.
L’importo base, articolato come un rimborso fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia, era offerto a richiedenti con ISEE in corso di validità con valore sotto i 50.000 euro. Si trattava dunque di sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, per aiutare le persone in condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica ad avvicinarsi al mondo della terapia.
Il Governo Meloni ha ridotto i fondi destinati al bonus psicologo, passando da 25 milioni di euro nel 2022 a 5 milioni nel 2023, fino a dover pubblicare una graduatoria nel 2024, in modo da poter ridurre al minimo le concessioni. All’INPS sono pervenute più di 400.000 domande, ma ha a disposizione fondi per coprire meno del 5% delle richieste.
Il taglio va inteso come una scelta coerente a una politica di più ampia revisione delle spese e dei bonus fiscali. Ma in questo modo, molte persone che avrebbero potuto beneficiare del bonus psicologo non hanno più ottenuto accesso a degli importanti o necessari servizi di sostengo e supporto psicologico.
A essere più penalizzate, come al solito, sono state le fasce più deboli della popolazione. Senza bonus, le famiglie con scarse risorse economiche hanno dovuto interrompere i percorsi di psicoterapia già avviati o rinunciare in partenza al confronto con un professionista. A inizio 2024 l’esecutivo aveva annunciato di voler rendere il bonus strutturale. Finora, però, l’esecutivo non ha mai emanato i decreti attuativi necessari per l’implementazione dell’aiuto.
Se a livello nazionale si tagliano i fondi, ci pensano le Regioni a bandire nuove iniziative dedicati al supporto psicologico. In Toscana è stato per esempio attivato un nuovo servizio di sostegno a prezzi ridotti. Una sorta di bonus per la frequentazione dello psicologo di base. In alcune ASL sarà dunque possibile poter ricevere assistenza immediata da un professionista. La sperimentazione è partita nelle province di Firenze, Lucca, Arezzo, Siena e Grosseto.
Nei mesi scorsi la Regione Toscana ha pubblicato il bando per lo psicologo di base, selezionando con una graduatoria divisa per le tre ASL del territorio otto professionisti. La formula scelta è quella di incarichi libero professionali di lavoro autonomo, con una tariffa oraria di 30 euro.
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