Poste “condivide pienamente” gli obiettivi indicati dall’Ue sulla trasformazione digitale ed ecologica nel Recovery Plan. Lo ha detto l’AD di Poste Matteo Del Fante al convegno “L’economia europea e la nuova ‘normalità’ post-pandemia” organizzato dall’Università LUISS Guido Carli il 5 maggio.
“L’Ue ha dato messaggi chiari su dove la nostra economia dovrebbe andare, la sostenibilità della crescita e la digitalizzazione” raccolte nel Pnrr nazionale e che sono “le grandi direttrici che condividiamo a livello di azienda” ha continuato Del Fante.
Poste deve diventare l’azienda più digitale del Paese
Sebbene “sia percepita da tutti come l’azienda più fisica e tangibile del Paese, con 13mila uffici postali, 30mila postini che incontrano milioni di italiani tutti i giorni, Poste deve diventare l’azienda più digitale del Paese”. Ha detto ancora Del Fante nel corso del suo intervento al convegno.
“Una specie di contraddizione” -ha detto ancora l’AD di Poste- “Tesi e antitesi che Poste deve sintetizzare. Quando si va alla digitalizzazione di servizi privati il mercato detta le regole. Se si è una “semi istituzione”, un punto di riferimento per gli italiani, per le persone fisiche e le piccole imprese, si deve permettere a tutti in questa transizione digitale di poter salire sul treno e lo puoi fare solo se hai la possibilità di dare un accompagnamento fisico che senza una rete non puoi dare”.
L’impatto ambientale
“Dal punto di vista dell’impatto ambientale – ha proseguito Del Fante – con il lancio del Piano di marzo scorso andremo più veloci verso il 40% di riduzione di emissioni della nostra flotta entro il 2024”. “Continueremo a costruire e dare energie rinnovabili per il centro di smistamento ed i nostri uffici postali, stiamo entrando a quota ‘emissioni zero’ per il riscaldamento ed il refrigeramento degli uffici postali” ha indicato inoltre Del Fante.
Poste azienda europeista convinta
Del Fante si è quindi detto convinto che per l’Italia “non esiste un futuro senza Europa, perché’ quella europea non è un’opzione ma una necessità”. Poste è quindi un’azienda “europeista convinta”. Il nostro Paese, ha proseguito “ha un problema di produttività e dobbiamo farcene carico con misure di semplificazione che sono parte del Pnrr stesso e anche l’Europa ha dato messaggi chiari sulla sostenibilità della crescita con obiettivi da rispettare in termini di emissioni da un lato e della digitalizzazione dall’altro.
Al Webinar della LUISS sono intervenuti Paola Severino, Vice Presidente Università Luiss Guido Carli; Andrea Prencipe, Rettore Università Luiss Guido Carli; Matteo del Fante Amministratore Delegato, Poste Italiane; Romano Prodi, Presidente della Fondazione per la Cooperazione fra i Popoli; Marcello Messori, Professore di Economia, Università Luiss Guido Carli. Ha moderato la giornalista Maria Latella
Fonte: Ansa, LUISS