La bozza dell’accordo per un rafforzamento dell’unione economica europea è reperibile sul sito italiano Astrid-online, affiancata, articolo per articolo, dalle proposte di emendamenti presentate dai parlamentari europei.
La notizia viene diffusa anche dal sito di Gustavo Piga, in cui il docente di economia romano nota che all’art. 4 del trattato viene effettivamente proposta una riduzione del debito pubblico per l’Italia nella misura del 3% del PIL ogni anno mentre “gli emendamenti proposti dal Parlamento europeo che supportano una visione più benigna dell’aggiustamento fiscale richiedono di tenere conto del ciclo economico”.
Commenta ancora Piga che “resta un Patto stupido che non centra le esigenze di sviluppo e solidarietà dell’area richieste anche dai mercati che vogliono vedersi materializzare una vera Unione fiscale e non un manuale per monelli che non rispettano le regole con tanto di punizioni per aver rubato la marmellata”.
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