Tremonti: “La riforma? Voglio farla, i soldi chi me li dà?”

LEVICO TERME – Dalla festa nazionale della Cisl, a Levico Terme, Giulio Tremonti ritorna sulla riforma fiscale, polemiche incluse: se c’è ancora crisi serve prudenza dice lui, invece è il coraggio quello che chiede il ministro dell’Interno Maroni. Poi annuncia la riforma fiscale, ma si chiede: “I soldi chi me li dà?”

Tremonti ha annunciato che saranno resi pubblici prima del 18 giugno i lavori dei gruppi di studio attivati: “Voglio fare la riforma fiscale e ho le idee assolutamente chiare, da almeno un anno -ha detto Tremonti – . Ne ho una ottima, non è un problema di posizione personale, il problema è dove trovare i meccanismi finanziari. Potrei dire: datemi 80 miliardi, ma è una cifra forse eccessiva. Io ho le idee assolutamente chiare su cosa è giusto per il fisco, su quali aliquota intervenire, ma non si può andare al bar e dire ‘da bere per tutti’, e poi chi paga? Voi. Io sono tentato di dire, vi faccio la riforma e voi mi trovate 80 miliardi”.

Il ministro ha detto che c’é “molto spazio per agire su alcune voci”, aprendo anche all’ipotesi, caldeggiata soprattutto dalle opposizioni, di intervenire sulle rendite finanziarie, ma rinviando a tempi migliori eventuali ritocchi sull’Iva: “In tempi e con andamenti diversi – ha detto – si può prendere in considerazione un aumento, ma in questo momento è difficile perché si potrebbe innescare una tendenza all’aumento dei prezzi”.

Invece, secondo il ministro, l’evasione fiscale può “ancora dare molto” perché “è un enorme serbatoio e si è visto” dai 35 miliardi recuperati, che hanno consentito “di mettere in sicurezza il sistema dell’assistenza e della previdenza sociale”. ” Ora – ha aggiunto – si può pensare a un dividendo da evasione fiscale per i lavoratori e i giovani”. Per quanto riguarda le rendite finanziarie, invece, Tremonti ha detto che “si può fare un ragionamento, ma non sono disposto a tassare il risparmio delle famiglie”.

Il ministro ha poi detto che “la speculazione è causa di instabilità, o si dà una vera regolata alla finanza, cosa che non c’è stata, o si inventa un nuovo driver di crescita”. “Ci manca un driver così – è la sua idea – manca al mondo Occidentale e se manca al mondo occidentale manca al mondo”.

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