Tremonti: “Stop al segreto bancario a San Marino”

Pubblicato il 10 Maggio 2010 - 19:08 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

La fine del segreto bancario è la condizione che il ministro dell’Economia Giulio tremonti ha posto alla repubblica di san marino per aprire un confronto politico. Una condizione che il governo sanmarinese ha deciso di voler valutare, insieme al mondo imprenditoriale.

Tremonti ritiene che prima di un incontro fra Italia e San Marino sia opportuno definire a livello tecnico-amministrativo fra Ministero dell’Economia e Segreteria delle Finanze una serie di obiettivi e di impegni comuni, che dovrebbero costituire la base dei nuovi rapporti fra i due Stati. Una base “analitica per contenuti e tempi”, che, secondo Tremonti, “deve essere mirata alla fine formale e sostanziale del segreto bancario attraverso lo scambio automatico di informazioni di modello europeo”.

Sono questi i passaggi principali della nota con cui il ministro italiano ha risposto ad una precedente lettera del nuovo segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Pasquale Valentini, che conteneva fra l’altro la richiesta di un incontro politico a livello di governo fra i due Stati, così come aveva fatto in precedenza Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari Esteri, con il ministro degli Esteri Franco Frattini. Il Congresso di Stato, messo formalmente a conoscenza oggi della nota, così come, peraltro, i mezzi di informazione, ne ha dato una valutazione sostanzialmente positiva.

Valentini, spiega una nota del Congresso di Stato, ha valutato importante la disponibilità data da Tremonti e spiegato che il Governo sammarinese, attraverso un confronto aperto con maggioranza e opposizione e col mondo economico e imprenditoriale, formulerà proposte sulla richiesta italiana. Proposte che “dovranno tuttavia essere inserite in un contesto condiviso che vada verso la rapida normalizzazione dei rapporti, l’esclusione di San Marino dalla black list, la firma del protocollo di modifica contro le doppie imposizioni fiscali e la ratifica degli accordi già sottoscritti”.

Misure che permetteranno agli imprenditori del Titano di operare in un quadro normativo certo. Il Segretario per gli Affari Esteri Mularoni ha ricordato come la situazione sia evoluta dall’entrata in carica dell’attuale Esecutivo (“con riconoscimenti in campo internazionale quali l’uscita dalla procedura rafforzata Moneyval e dalla lista grigia dell’Ocse”) si è augurata che “anche da parte italiana giunga presto il riconoscimento di questo percorso virtuoso”, ribadendo l’obiettivo fondamentale di una rapida uscita della Repubblica dalla black list italiana.