Treni, aerei, bus a Natale per il Sud: prezzi raddoppiati o triplicati

Treni, aerei, bus a Natale per il Sud: prezzi raddoppiati o triplicati
Persone in viaggio (Foto archivio Ansa)

ROMA – Se lavorate al Nord ma sperate di tornare a festeggiare il Natale in famiglia al Sud, affrettatevi a prenotare i biglietti. Il rischio, altrimenti, è di trovare treni, bus e aerei a carissimo prezzo. Lo certifica la Federconsumatori che ha calcolato con esattezza i rincari applicati dalle compagnie dei trasporti: si parla di cifre raddoppiate o addirittura triplicate. 

L’associazione ha preso in esame diverse tratte per la Puglia, la Sicilia, la Calabria e l’Abruzzo. Nello specifico i collegamenti per Catania, Reggio Calabria, Bari, Pescara e la Roma-Bologna. Mettendo a confronto i prezzi applicati nel weekend 8-10 novembre con il periodo che va dal 23 dicembre al 7 gennaio, il divario è considerevole: si parla di aumenti tra il 20% e il 144% per i treni, tra il 14% e il 101% per i bus e +188% per gli aerei.

Per citare alcuni esempi: l’alta velocità da Roma a Reggio Calabria, che a novembre costa tra i 44,90 e i 49,90 euro, sotto le feste raddoppia fino a 86-112 euri, il bus Milano-Bari costa 30 euro in più all’andata e 18 euro in più al ritorno.

I prezzi più pazzi sono sulle tratte aeree: il volo Roma-Reggio Calabria costa più del doppio sia all’andata che al ritorno, dai 59 euro di novembre ai 128,50 di Natale; il Firenze-Bari va dai 25,50 euro di novembre ai 79,70 per l’andata. Non mancano eccezioni, come il volo Roma-Bologna, che costa più a novembre (81 euro) che a Natale (poco più di 57 euro).

Dall’indagine, inoltre, si evince che diverse tratte sono già esaurite dalla metà di ottobre. “Aumenti senza dubbio motivati dalla maggior domanda e dalle festività – spiega Federconsumatori – ma che in molti casi risultano davvero esagerati, rivelandosi insostenibili specialmente per gli studenti, spesso indotti a trovare soluzioni alternative come la condivisione di passaggi in auto”.

Federconsumatori ha inoltre fatto sapere che segnalerà i rincari all’Antitrust e all’Autorità dei trasporti per accertare eventuali pratiche scorrette. “Questi prezzi sono proibitivi e inaccettabili, maggiorazioni di questo tipo ledono fortemente il diritto alla mobilità dei cittadini, costringendoli in molti casi a rinunciare a viaggiare nel periodo considerato”, conclude.

Fonte: Federconsumatori

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