Trise: si paga più o meno di prima? I conti su prima casa, seconda casa, affitto

Trise: si paga più o meno di prima? I conti su prima casa, seconda casa, affitto
Trise: si paga più o meno di prima? I conti su prima casa, seconda casa, affitto (LaPresse)

ROMA – La Trise, la “service tax” che ingloberà Tasi (tariffa servizi indivisibili), Tari (tariffa rifiuti) e vecchia Imu-Ici, a conti fatti ci costerà di più o di meno? Libero cita i calcoli del centro studi della Uil.

Alcuni numeri: la Trise peserà in media 366 euro a famiglia sulla prima casa nel 2014. Sono di più dei 281 euro medi del 2013 e di meno rispetto ai 450 euro medi pagati nel 2012.

A pagare cara la Trise saranno i possessori di seconde case:

“Due i calcoli da fare: uno per la parte riguardante i rifiuti (Tari), l’altro per la parte sui servizi (Tasi). Per questa componente, che di fatto assorbe l’Imu, si profila una vera e propria stangata sulle seconde case dove l’aliquota potrà arrivare all’11,6 per mille.

Da sciogliere invece il nodo della tassazione sulle abitazioni principali: l’aliquota massima potrebbe arrivare al 7 per mille”.

I calcoli della Uil sono effettuati

“su una famiglia composta da 4 persone (due coniugi e due figli), con appartamento di proprietà di 5 vani (100 mq. calpestabili 80 mq. ai fini tassa rifiuti).

La Trise (Tari e Tasi), è calcolata con l’aliquota base ed il costo è la media tra base imponibile rendita catastale (1 per mille) e mq. (1 euro mq.).

Nel 2012 si pagò in media 225 euro per l’Imu e 225 per la Tarsu/Tia (450 complessivi) mentre nel 2013 si pagarono 257 euro per la Tares parte rifiuti e 24 per la Tares addizionale parte servizi (l’Imu per la prima casa è stata cancellata) per 281 euro in media.

Nel 2014 si dovrebbero pagare 257 euro per la Trise parte rifiuti (Tari) e 109 per la Trise parte servizi (Tasi) per un totale di 366 euro.

Dal 2014 si pagherà, sull’anno di riferimento, in quattro rate: 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre.

Chi vuole può pagare in un’unica soluzione il 16 giugno”.

Ma la parte più pesante della novità Trise riguarda anche chi abita in affitto oltre a, come detto, chi ha una seconda casa:

“L’aliquota base è all’1 per mille, ma ai comuni viene data la facoltà di intervenire, dall’azzeramento, fino all’aumento all’11,6 per mille. Non solo. L’appuntamento alla cassa è anche per gli inquilini: la nuova tassa sulla casa, la Trise, in parte peserà infatti anche sugli affittuari che pagheranno non solo la quota riguardante la gestione dei rifiuti, ma anche la Tasi, la componente del tributo sui servizi indivisibili. Una novità, questa, rispetto all’Imu (e prima ancora l’Ici) che era pagata solo dai proprietari.

Ma la quota chiesta a chi prende un appartamento in affitto sarà contenuta: secondo quanto deciderà ciascun comune nel proprio regolamento potrà oscillare dal 10 ad un massimo del 30 per cento del totale della Tasi.

L’Unione inquilini calcola che per una casa media, due vani e cucina di circa 70-80 metri quadri, nella semiperiferia di una città, la parte di tassa in capo agli inquilini sarà mediamente sotto i 100 euro l’anno.

«Sulla prima casa – è scritto nelle slide pubblicate dal governo – al posto di Imu e Tares si verserà la tassa sui servizi municipali. Per la parte riferita ai servizi indivisibili, per il 2014 l’aliquota massima è fissata al 2,5 per mille. Per le altre proprietà immobiliari il comune potrà riscuotere l’imposta relativa ai servizi indivisibili insieme all’Imu, ma la somma tra le due non potrà essere superiore alla cifra prevista applicando l’attuale aliquota massima dell’Imu»”.

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