Turismo, ad Acquapendente i “pugnaloni” ricordano la libertà

Dodici contrade che si sfidano nella realizzazione dei ‘pugnaloni’, ovvero dei grandi mosaici di fiori e foglie. E’ quanto si svolgerà ad Acquapendente, in provincia di Viterbo, sabato 15 e domenica 16 maggio. L’evento, promosso dalla campagna dell’ATLazio “Tutto il Lazio è paese” e che si celebra ogni anno la terza domenica di maggio in onore della Madonna del Fiore, affonda le sue origini nel 1166, quando agli acquesiani apparve la Madonna per spingerli a ribellarsi alla tirannia di Federico I Barbarossa.

Da allora i cittadini di Acquapendente ricordano la riconquista della libertà. Il nome ‘pugnalone’ deriva dall’attrezzo di ferro simile ad una spatola, il ‘pungolo’, infilato su un lungo bastone che gli fa da manico, utilizzato per pulire l’aratro e per punzecchiare i buoi; ed era proprio il pungolo, adornato di ginestre, che anticamente veniva trasportato per le vie della città in processione. Domenica 16 verrà scelta in piazza Fabrizio la più bella composizione e la contrada vincente si assicurerà il diritto ad esporre per un anno il proprio gonfalone nell’arcata del palazzo comunale.

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