Ubs, si dimette l’a.d. Gruebel: Ermotti ad interim

ROMA, 24 SET –  L’amministratore delegato di Ubs Oswald Gruebel lascia la banca, dopo lo scandalo di un buco da 2,3 miliardi di dollari generato da operazioni fuori controllo di un trader del gruppo. Al suo posto e’ stato nominato Ceo ad interim Sergio Ermotti, ben noto in Italia per esser stato fino all’autunno scorso vice A.d di Unicredit.

Ermotti (ticinese, 51 anni) era da aprile alla guida delle attivita’ di Ubs in Europa, Medio Oriente ed Africa ed assumera’ da subito l’incarico di Ceo della banca. L’istituto ha comunque precisato di aver avviato un processo di valutazione interno ed esterno per identificare un successore permanente al ruolo che era di Gruebel.

Secondo quanto spiegato dall’Ubs, lo stesso Gruebel ha legato le proprie dimissioni alla maxi frode emersa poco piu’ di una settimana fa. E il presidente di Ubs Kaspar Villiger ha spiegato che ha ritenuto ”suo dovere assumere la responsabilita’ del recente episodio di transazioni non autorizzate” sottolineando come la decisione di fare un passo indietro da parte di Gruebel testimoni ”i suoi principi incondizionati e la sua integrita”’.

Resta il fatto che la presunta frode del trentunenne trader dell’Ubs di Londra, Kweku Adoboli accusato dalla banca di frode e falso in bilancio, deve ancora venir completamente chiarita (sono comunque ancora in corso indagini di polizia e accertamenti interni). Lo stesso Ermotti ha sottolineato che uno dei primi passi sara’ proprio la messa a punto dei controlli e la revisione ”delle strutture del rischio operativo”.

La riduzione del rischio, ha comunque chiarito il neo a.d, non necessariamente avra’ un impatto sugli utili. Viene escluso, poi, che le perdite sul trading abbiano un impatto sui coefficienti patrimoniali della banca, mentre e’ ancora presto per capire se ci sara’ o meno un effetto delle perdite sui livelli occupazionali o sulle retribuzioni.

Nei piani annunciati oggi dalla banca figura anche una semplificazione e un contemporaneo allineamento della struttura di investment banking che continuera’ ”a rafforzare il suo riallineamento con le attivita’ di gestione patrimoniale – ha sottolineato Villiger -, oltre a servire i clienti aziendali, sovrani e altri clienti istituzionali”.

Altre indicazioni sui cambiamenti dell’investment banking della banca sono attese in una presentazione agli investitori attesa per il 17 novembre. Il ‘chairman’ di Ubs Villiger, 70 anni, dovrebbe lasciare l’incarico per il 2013 ed e’ previsto che gli subentri l’ex presidente tedesco Axel Weber.

La maxi frode emersa la scorsa settimana sembra intanto aver molto ridotto le chance di un’ascesa al vertice della banca del numero uno dell’investment bank Carsten Kengeter. Anche per questo, oltre che per un curriculum particolarmente tagliato all’Ubs, dopo l’interim Ermotti appare il candidato naturale per una conferma a tutti gli effetti al ruolo di Ceo.

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