Ue: “Italia in mora. Sicurezza sul lavoro subito o pesanti sanzioni”

ROMA – L’Unione europea ha aperto un processo di infrazione contro l’Italia. Le direttive europee della sicurezza sul lavoro non sono state rispettate. Una lunga e dettagliata lettera è stata inviata a Silvio Berlusconi lo scorso 30 settembre. Nella lettera è contestato il Testo unico sulla sicurezza riformato dal decreto Sacconi il 3 agosto 2009. La Commissione europea contesta soprattutto la norma “salva manager”, che Maurizio Sacconi diceva di aver abolito dopo i processi di Thyssen ed Eternit. I manager oggi sono ancora deresponsabilizzati in caso di incidente. L’Italia ha ora due mesi di tempo per modificare il Testo unico, poi scatteranno le sanzioni.

La denuncia alla Commissione europea è stata fatta nel novembre 2009 da Marco Bazzoni, un operaio metalmeccanico. Nel marzo 2010 la petizione è stata ricevuta dalla Commissione, che ora ha settembre ha dichiarato la “costituzione in mora” per l’Italia. Oltre alla norma “salva manager” sono state contestate norme in contrasto con le direttive europee, quali l’obbligo di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute da parte del datore di lavoro. Altre contestazioni riguardano l’obbligo di valutazione del rischio di stress lavorativo, le normative di sicurezza e salute per cooperative sociali e organizzazioni di volontariato della protezione civile e le disposizioni di prevenzione di incendi in alberghi che abbiano più di 15 posti letto.

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