Dietrofront in Lombardia, via 130 uffici postali: in Italia via 10 mila addetti

Pubblicato il 20 Luglio 2012 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Poste Italiane procede spedita verso la razionalizzazione degli uffici: in tutto il territorio nazionale si va verso la chiusura di circa duemila uffici con un numero di esuberi che riguarda almeno 10 mila addetti. Il confronto tra Poste e sindacati che difendono gli impiegati della Lombardia di questa mattina è andato male. E non sembra un buon viatico per le altre vertenze. L’amministratore delegato di Poste Massimo Sarmi ha escluso l’ipotesi che la stessa dirigenza aveva fatto circolare della trasformazione in Centro servizi degli 82 uffici postali lombardi.

Totale 130 uffici che scompariranno nel giro di un mese. Secondo i sindacati si sarebbe rimangiato la parola. In realtà è stato indicata dalla controparte una tabella di marcia che condurrà alla chiusura a partire da agosto delle sedi regionali e alla razionalizzazione per un’altra cinquantina di uffici, destinati a rimanere aperti per tre giorni alla settimana. Un migliaio gli addetti a rischio licenziamento, o mobilità o ancora scivolo verso la pensione. (Leggi qui tutti gli uffici, regione per regione, in procinto di essere chiusi).