Poste, 1.800 nuovi esuberi: a rischio 10.000 posti

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 19 GIU – Dopo il piano di riorganizzazione varato nel 2010 che ha portato finora al taglio di 8.000 lavoratori, Poste ha pianificato nuovi esuberi pari al 20% dei lavoratori di 5 Regioni, pari a 1.800 posti. E' la denuncia della Slc-Cgil che teme che, se esteso a livello nazionale, il nuovo programma porti ad un totale di 10.000 esuberi.

''Poste italiane e' un contenitore, che oggi utilizza tecnologie moderne, peraltro non sempre correttamente funzionanti, per movimentare prodotti materiali e virtuali (dati, c/c, sistemi di pagamento) – ha affermato Barbara Apuzzo, segretaria nazionale Slc Cgil – Peccato pero' che entrando in un ufficio postale, si abbia la sensazione di muoversi in un suk, come un grande mercato all'aperto, in cui il personale risulta insufficiente, vengono esposte merci completamente differenti tra loro che danno l'idea di una gran confusione. Manca del tutto infatti, nel suk Poste Italiane, l'idea della specializzazione''.