Chi ha intenzione di risolvere i propri debiti con il fisco dovrà sbrigarsi: stanno per scadere le ultime ore disponibili.
I contribuenti che hanno stretto un patto con il fisco per corrispondere a rate le cartelle esattoriali sono ora chiamati a versare il dovuto: i “benefici” della rottamazione saranno disponibili ancora per un periodo strettissimo. Manca infatti poco, molto poco, alla scadenza fissata per effettuare il pagamento agevolato che permette ai debitori di definire la propria situazione col fisco senza dover affrontare un salasso o finire nei guai. Ovvero senza sanzioni, interessi e aggio. La rottamazione in questione riguarda i carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Il fisco ha finora teso la mano agli italiani con varie definizioni agevolate. E siamo giunti alla quinta rata della rottamazione quater, introdotta dalla Legge n. 197/2022. La scadenza è stata prorogata dal 31 luglio al 15 settembre. Considerando i giorni di tolleranza (per legge si devono tenere in considerazione cinque giorni di tolleranza e le festività del mese), i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata possono ancora sfruttare alcune ore per pagare la rata: il termine massimo è la giornata di lunedì 23 settembre 2024. La definizione agevolata permetteva la possibilità di pagare il dovuto (per debiti superiori ai 1.000 euro) in cinque anni con varie rate (fino a diciotto).
E chi non paga entro la scadenza? A quel punto non c’è più nulla da fare: non sono più previste proroghe. Di conseguenza il debitore che non ha versato il dovuto entro il giorno stabilito decaderà dalla rottamazione quater e dai suoi benefici (i pagamenti già effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute). I pagamenti giunti invece entro il 23 settembre saranno considerati tempestivi.
La rottamazione quater permette, in queste ultime ore, ai contribuenti di saldare i debiti con il fisco in modo agevolato: si tratta di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e le spese per eventuali procedure esecutive e diritti di notifica, senza dover pagare sanzioni e interessi.
Per pagare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute della rottamazione c’è il servizio paga online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Si possono usare anche i canali telematici delle banche, di Poste e di tutti gli altri PSP aderenti al nodo pagoPA. È possibile anche attivare la domiciliazione bancaria. L’ultima rata del 2024 andrà saldata invece entro il 30 novembre, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella comunicazione delle somme dovute.
L’Agenzia delle Entrate, sul proprio sito, ha ricordato come il Decreto alluvione (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del primo giugno 2023) prevede alcune misure per far fronte all’emergenza che ha colpito le Regioni dell’Emilia-Romagna e delle Marche, e tra gli interventi troviamo anche la sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti tributari, contributivi, e dei termini amministrativi. I termini e le scadenze della definizione agevolata sono prorogati di tre mesi.