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Un terzo della copertura della finanziaria coi soldi del Tfr dei lavoratori

di Warsamé Dini Casali |9 Dicembre 2009 9:23

Sono i soldi del Tfr dei lavoratori a coprire, almeno per un terzo, la manovra finanziaria 2010. Il Governo utilizza i 3,1 miliardi del trattamento di fine rapporto raccolti dall’Inps che, come in una partita di giro, li mette a disposizione del Tesoro. E’ quanto denunciato dalla Cgil: “Il governo si fermi e tenga giù le mani dalle liquidazioni: ha deciso di appropriarsi del Tfr senza chiedere il permesso a nessuno tanto meno ai lavoratori”, ha dichiarato martedì 8 dicembre il segretario confederale del sindacato, Agostino Megale.

Mentre la Finanziaria corre blindata verso l’approvazione in aula a Montecitorio – dove verrà posta la fiducia – Pd e Italia dei valori fanno muro contro l’utilizzo improprio del Tfr, un vero e proprio “scippo” realizzato mettendo un ‘ipoteca contabile sulle liquidazioni.

Intanto la questione delle coperture riserva nuove sorprese. Si tratta dell’utilizzo acrobatico del gettito dello scudo fiscale, il cui consuntivo si potrà fare solo al 15 dicembre quando scadono i termini per le adesioni. I circa 4 miliardi del presunto gettito dello scudo vengono usati due volte: una volta nel 2009 per finanziare taglio e rinvio dell’acconto Irpef del novembre scorso e l’altra per coprire una serie di spese a valere sul 2010 (un lungo elenco dai testi scolastici, all’Ici, all’autosufficienza: in pratica buona parte della Finanziaria). La manovra acrobatica è consentita dall’utilizzo di una sorta di un gigantesco “fondo-salvadanaio”, il fondo “grandi eventi” presso Palazzo Chigi cui vengono attribuiti 3,7 miliardi di copertura (ma dove confluiranno anche i 3,1 del Tfr, il miliardo di Trento e Bolzano i 350 milioni di rivalutazione dei terreni, il Fas e altro fino a 8,8 miliardi). Per ora è una sorta di scatola vuota che si riempirà solo a luglio del prossimo anno quando chi ha beneficiato dello sconto sull’acconto Irpef dovrà pagare il saldo. A quel punto le risorse dell’acconto affluiranno nel fondo-salvadanaio rimpiazzando quelle dello scudo e potranno liberamente coprire le spese della Finanziaria. Ma soprattutto il Fondo-salvadanaio sarà il rubinetto di Palazzo Chigi da cui dipenderà l’erogazione, fuori del controllo del Parlamento, di tutti gli 8,8 miliardi della Finanziaria 2010.

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