Tempo di rilancio per Unicredit puntando sui clienti e sulle aree a maggior crescita. E’ questo l’obiettivo annunciato dal nuovo amministratore delegato Federico Ghizzoni in un’intervista a Repubblica. ”Siamo tra le maggiori banche commerciali d’Europa – spiega – siamo in diversi suoi Paesi con 40 milioni di clienti. O rinunciamo a loro o diciamo che servirli è il nostro core business”.
“Il nuovo contesto e Basilea 3 – aggiunge il neo ad – costringono a riallocare meglio capitale e investimenti, ma per me è vitale riportare l’attività retail a una redditivita’ piu’ elevata”.
A proposito della governance appena approvata dal cda di Unicredit, con la scelta di Roberto Nicastro come direttore generale, Ghizzoni afferma che cosi’ ”la macchina sarà più semplice e il gruppo conterrà i costi, delegando maggiori responsabilità alle reti e alleggerendo la struttura centrale”.
L’amministratore delegato rassicura gli investitori e sottolinea che Unicredit non ha ”cadaveri nel cassetto. L’ad non è stato cambiato perché ci sono problemi nel conto economico, che magari non è soddisfacente ma è in ordine. I rilievi delle ispezioni sono arrivati, stiamo lavorandoci da mesi, le azioni in corso sono già incluse nei numeri attesi a fine anno”. Allo stato attuale, prosegue, ”non abbiamo bisogno di nuovo capitale, se vi saranno novità legislative vedremo”.
Gli azionisti libici secondo Ghizzoni vogliono sentirsi ”bene accetti” ma non c’è l’impressione che stiano riconsiderando il loro investimento, né che stiano preparando una scalata. Su di loro ”siamo ancora in fase di raccolta informazioni – aggiunge – Mi auguro che tutto finisca positivamente e soprattutto penso che investitori di questo genere siano per Unicredit molto importanti. In futuro si dovràcercare un giusto mix di azionisti stabili di diverse geografie”.
Nessun cambiamento in vista per Mediobanca: ”Entrerò nel patto – conclude Ghizzoni- al posto di Profumo. Per noi Mediobanca è stata sempre e sarà un partner importante, strategico”.