Il presidente Rampl rilancia Unicredit con la banca unica

Dieter Rampl

Dieter Rampl rilancia Unicredit. All’assemblea degli azionisti, il presidente di Unicredit ha presentato il suo progetto di banca unica: “Per essere meglio posizionati ed attrezzati ad operare con successo in questo nuovo e complesso ambiente abbiamo lanciato una profonda ristrutturazione dell’assetto del gruppo attraverso il progetto Insieme per i Clienti”.

Rampl lo ha affermato dopo aver tracciato un quadro dello scenario economico, con “il picco della crisi finanziaria ormai alle spalle”, e Unicredit pronta a cogliere i vantaggi della diversificazione geografica, la sua “più grande opportunità”, ma anche “opportunità evidenti che si presentano anche nei core market dell’Europa”.

Il progetto di banca unica, dice Rampl, nasce “dalla consapevolezza che possiamo e dobbiamo migliorare ulteriormente la capacità di servire i clienti.  L’iniziativa Insieme per i clienti semplificherà la struttura, l’assetto istituzionale e le procedure, permettendoci di potenziare ulteriormente la trasparenza, la semplicità, la rapidità e l’efficienza con cui serviamo la clientela”. E anche “di essere sempre più radicati nelle comunità locali dei nostri principali mercatì. Per Rampl “un passo indispensabile per poter essere un partner più efficace per la rete in tutti i Paesi dove siamo presenti”.

Il banchiere ha anche parlato della crisi, sottolineando come questa lenta ripresa rappresenti uno sfondo non facile per le banche europee, che devono supportare il settore delle imprese nella ristrutturazione e nella riduzione del debito.
“Oltre a ciò, gli eventi greci, che hanno dominato i titoli dei giornali nelle ultime settimane – ha detto Rampl – hanno messo in luce una serie di sfide: i governi hanno bisogno di migliorare gradualmente i propri saldi fiscali, senza tuttavia mettere a repentaglio la nascente ripresa economica”.

Rampl ha proseguito sulla vicenda della Grecia, sottolineando come l’Unione Europea debba ripensare alcune delle sue regole ed istituzioni, per garantire la disciplina fiscale ed allo stesso tempo una crescita sostenibile ed equilibrata, e si è detto “ottimista” sul fatto che la UE riesca a superare questa sfida.

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