Unicredit ritrova l’utile (865 mln) e il dividendo (9 cent per azione)

MILANO – Unicredit ritrova l’utile e il dividendo nel 2012. Il gruppo di Piazza Cordusio ha registrato un risultato netto di 865 milioni, rispetto alla perdita di 9,2 miliardi dopo le svalutazioni del 2011. La cedola è di 0,09 euro per azione. Il quarto trimestre è in rosso per 553 milioni a causa di 4,6 miliardi di accantonamenti su crediti.

Come annuncia la banca in una nota, il cda di UniCredit propone la distribuzione di riserve di profitto di 9 centesimi per azione (6 centesimi le attese) dopo la mancata remunerazione del 2011. Nel quarto trimestre dell’anno scorso UniCredit ha accusato una perdita di 553 milioni contro un utile di 114 milioni e attese di un rosso di 173 milioni. I ricavi si sono attestati a 25 miliardi nel 2012 (+0,1% annuo), di cui 0,8 miliardi da operazioni di riacquisto, contro i 25,6 miliardi del consensus. Nel trimestre i ricavi si attestano a 5,7 miliardi (-5,6% annuo e -6,1% trimestrale), di cui 39 milioni da riacquisto, contro 6,07 miliardi nelle attese. Gli accantonati su crediti hanno pesato per 9,6 miliardi (+67,7% annuo) sull’intero esercizio 2012, malgrado un impatto in parte controbilanciato da 2 miliardi di affrancamento dell’avviamento ai fini fiscali, e per 4,6 miliardi nel trimestre (3,2 volte quanto accantonato nel quarto trimestre 2011 e 2,6 volte il totale del terzo trimestre).

Intanto UniCredit Bank Austria, controllata austriaca di UniCredit a cui fanno capo le attività del Gruppo nell’Europa centro-orientale, ha siglato un accordo di compravendita con KazNitrogenGaz, società interamente controllata dall’uomo di affari kazako Galimzhan Yessenov, secondo il quale è prevista la cessione del 99,75% della controllata in Kazakistan, AtfBank per un corrispettivo totale pari a circa il patrimonio netto del Gruppo Atf alla data di perfezionamento dell’accordo.

Come si legge nella nota sui conti 2012, la firma dell’accordo ha determinato nel quarto trimestre del 2012 un onere straordinario a conto economico del Gruppo pari a circa 260 milioni, di cui circa 215 milioni senza alcun impatto sul Cet1 di Unicredit secondo Basilea3. Si prevede che alla data del perfezionamento dell’accordo, che è ancora soggetto all’approvazione delle autorità competenti, prevista entro marzo 2013, la transazione comporterà un incremento di circa 8 punti base sul Cet1 di UniCredit secondo Basilea3 grazie al rilascio dei ‘risk weighted asset’ di Atf.

Nella nota sui risultati 2012 si apprende poi che dalla fusione con UniCredit, Unicredit Bank Ag, controllata tedesca del Gruppo di Piazza Cordusio, ha mantenuto un Core Tier 1 ratio straordinariamente elevato (18,3% a dicembre 2012 prima della distribuzione di dividendi) rispetto ai concorrenti tedeschi e ai requisiti regolamentari. Unicredit Bank Ag ha “pertanto proposto all’assemblea degli azionisti la distribuzione di riserve di profitti per un corrispettivo totale di 1 miliardo, oltre al dividendo 2012 di 1,5 miliardi”. Anche dopo la distribuzione del dividendo, il Core Tier 1 ratio di UniCredit Bank Ag resterà a un alto livello del 17,4%, mentre il Core Tier 1 ratio di Unicredit migliorerà di 146 punti base nel 2013.

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