Unicredit, terzo trimestre in calo del 28,5%. Utile di 1 mld

Unicredit, terzo trimestre in calo del 28,5%. Utile di 1 mld
L’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni (Foto Lapresse)

MILANO – Unicredit ha chiuso il terzo trimestre 2013 con un utile di 1 miliardo, in calo del 28,5% sullo stesso periodo dello scorso anno. Negli ultimi tre mesi i profitti sono stati di 204 milioni, in linea con il consensus di mercato (203 milioni) ma in calo del 39,1% rispetto ai 335 milioni di un anno prima e del 43,6% rispetto ai 361 milioni del secondo trimestre di quest’anno.

Crescono invece di 5,25 miliardi di euro i finanziamenti erogati. Nei primi 9 mesi dell’anno, si legge nella nota emessa al termine del Cda, i nuovi prestiti a famiglie e aziende sono cresciuti del 15,5% rispetto a un anno fa. In particolare, i nuovi prestiti a medio lungo termine alle imprese sono aumentati del 17,8%, i mutui alle famiglie del 20,6% e i prestiti personali del 9,5%

Nei nove mesi i ricavi si sono ridotti a 18,2 miliardi (-7,1% sul 2012), i costi operativi sono scesi a 11 miliardi (-2,2%) mentre il rapporto costi/ricavi è risalito al 60,6% (+3%). Il margine operativo lordo ha così frenato a 7,2 miliardi (-13,8%) mentre, tra le buone notizie, si registra la discesa degli accantonamenti su crediti, scesi a 4,4 miliardi (-8,7%).

Al 30 settembre il Core tier 1 si è attestato all’11,71%, con un miglioramento di 30 punti rispetto a giugno 2013.    Nel trimestre i ricavi sono scesi a 5,7 miliardi (-8,5%), i costi operativi a 3,6 miliardi (-3,0%) mentre il rapporto costi/ricavi si è attesto a 63,1% (+3,6%). Il margine operativo lordo si è ridotto a 2,1 miliardi (-16,7%). Decisa la riduzione degli accantonamenti (-10,6%) a 1,6 miliardi.

”In un quadro economico generale che ha continuato a essere molto difficile, ritengo importante che UniCredit abbia conseguito un risultato netto positivo anche in un terzo trimestre particolarmente impegnativo, non solo per gli effetti della stagionalità”, ha detto l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, commentando i risultati del trimestre che evidenzia ”qualche primo incoraggiante segnale di ripresa anche in Italia”.

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