Unipol, due notizie positive: è in utile e torna il nome “storico”

Pubblicato il 24 Marzo 2011 - 21:25 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Il gruppo Unipol torna in utile nel 2010 per 71 milioni, dopo la maxi perdita di 769 milioni del 2009. Confermata la solidità patrimoniale con un margine di solvibilità 1,3 volte i requisiti regolamentari. Risultati raggiunti senza avvalersi della possibilita’ offerta dal Milleproroghe sulla contabilizzazione dei titoli di Stato europei: ”Abbiamo ritenuto opportuno non avvalercene e pubblicare agli azionisti una situazione ordinaria senza situazioni transitorie”, ha sottolineato l’amministratore delegato Carlo Cimbri.

Come annunciato nei mesi scorsi, il consiglio ha deliberato l’addio all’acronimo Ugf: Unipol Gruppo sarà il nuovo marchio della holding. Per il momento però niente dividendi. ”La solidità patrimoniale rimane l’imperativo. Per questo quest’anno non distribuiremo dividendo perché il programma della società è quello di mantenere degli indici adeguati di patrimonializzazione”, ha spiegato Cimbri. Ma quest’anno ci si aspetta un utile ancora maggiore, e quindi poi ci sarà una ”doverosa remunerazione del capitale”.

Il 2011 sarà anche l’anno non della semplificazione della catena di controllo a monte di Unipol (Holmo e Finsoe) ma, ha annunciato presidente Pierluigi Stefanini, ci sarà una evoluzione nel senso di ”un consolidamento della adesione della proprietà cooperativa”. Quanto ad un interesse a partecipare a una cordata italiana per Parmalat. Cimbri ha spiegato che Unipol ”vende polizze, e abbiamo diversificato nella parte bancaria. Diciamo che buttarci sui latticini mi parrebbe un salto. L’agroalimentare non è il nostro settore”.

”Ma – ha aggiunto – penso che sarebbe un peccato che il centro decisionale di Parmalat si spostasse all’estero”. Ma, pur giudicando positivamente le norme anti opa del Governo, non rientra negli interessi del gruppo investire nell’agroalimentare.