Usa, a marzo +303mila posti, disoccupazione al 3,8%: immigrati spingono il lavoro e frenano l’inflazione

L’economia americana ha creato in marzo 303.000 posti di lavoro, ben oltre le attese degli analisti che scommettevano su quota 214.000. Il tasso di disoccupazione è scesa al 3,8% dal 3,9% di febbraio.

L’elevato numero di posti di lavoro creati in marzo è in parte imputabile, così come nei mesi precedenti, all’immigrazione. Il flusso di migranti negli ultimi due anni ha infatti aiutato ad allentare lo squilibrio fra domanda e offerta sul mercato del lavoro e ha spinto l’occupazione. Gli economisti ritengono che grazie agli immigrati il mercato del lavoro può continuare a crescere senza surriscaldare l’economia e innescare spirali inflazionistiche.

Il mercato del lavoro americano corre e il taglio dei tassi da parte della Fed potrebbe allontanarsi. L’andamento degli swap dopo i dati sulla disoccupazione, indica una riduzione del costo del denaro a settembre e non più a luglio.

Biden: “Con me più di 15 milioni nuovi posti di lavoro”

“I dati sul mercato del lavoro sono una “pietra miliare. Con i 303.000 posti di marzo abbiamo superato i 15 milioni di posti creati da quando ho assunto l’incarico”. Lo afferma il presidente Joe Biden commentando le rilevazioni sul lavoro. “Abbiamo compiuto molta strada ma non smetterò di combattere per le famiglie. Sto agendo per ridurre i costi e chiedendo alle grandi aziende di trasferire i loro profitti record ai consumatori”, ha aggiunto Biden.

 

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Warsamé Dini Casali