Usa, indagine. Continua ripresa economica ma ad un ritmo più lento

L’economia americana dovrebbe continuare a crescere quest’anno, anche se secondo gli analisti ad un ritmo più lento, a quanto ha accertato un’indagine della National Association for Business Economics Survey riportata dall’Associated Press.

L’Associazione ha rilevato che gli economisti sono diventati più cauti nel terzo trimestre, con il 54 per cento di loro che prevedono una crescita di oltre il 2 per cento nel 2010, di contro al 67 per cento accertato in una analoga indagine nel trimestre precedente. Nondimeno, gli intervistati scorgono miglioramenti ina varie aree.

”La ripresa dalla Grande Recessione prosegue, con la situazione degli affari in via di miglioramento”, afferma William Strauss, economista e consigliere alla Federal Reserve Bank di Chicago che ha contribuito all’indagine.

I margini della domanda e dei profitti hanno continuato a crescere nel trimestre, ma l’indagine ha rilevato margini migliori per i servizi, la produzione di merci, la finanza, le assicurazioni e l’industria delle comunicazioni.

Anche la situazione occupazionale sembra migliorare. La percentruale di aziende che si aspettano una diminuzione dell’occupazione a causa di licenziamenti è diminuita nel trimestre, ma gran parte di loro non si aspettano di aumentare sensibilmente i livelli occupazionali, ritenendo che gli attuali livelli rimarranno stabili. Secondo Strauss la situazione occupazionale nel trimestre ”è la migliore di quest’anno. A parte il lavoro qualificato, non vi è carenza di manodopera”.

Le spese in conto capitale sono aumentate, e ci si aspetta che ulteriori investimenti negli affari continueranno a rafforzare l’economia nei prossimi 12 mesi. Le aziende concentreranno le loro spese in campo tecnico acquistando computer e attrezzatture per le comunicazioni.

D’altra parte, rileva l’indagine, l’alto costo dei materiali e del lavoro continua ad essere un problema, e le aziende trovano difficile aumentare i prezzi al consumo. Inoltre, la gran parte degli intervistati si aspettano che le aziende saranno dannegiate l’anno prossimo da norme governative e tasse federali.

I prezzi continueranno a salire, con solo un decimo degli intervistati intenzionati a ridurli negli ultimi tre mesi dell’anno.

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