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Usa, esperti. Economia può sopravvivere a shutdown, ma default ”fatale”

di lgermini |15 Ottobre 2013 11:19

Il Congresso degli Stati Uniti

WASHINGTON, STATI UNITI – Gli occhi del mondo sono puntati su Washington e sul tetto del debito statunitense a meno di tre giorni dal possibile default. La convinzione è che se l’economia americana può ‘sopravvivere’ allo shutdown, un default rischierebbe di essere ‘fatale’. E non solo per gli Stati Uniti ma per il mondo intero. Il timore è quello di un effetto domino, di una nuova Lehman Brothers e, soprattutto, di una nuova recessione che oggi arriverebbe in un momento di debolezza della ripresa globale, con anche i Paesi emergenti in frenata.

Uno shock che – secondo alcune stime – potrebbe ‘bruciare’ 4,2 punti di pil in un anno, ovvero decisamente di più della crescita economica americana stimata dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi) al +1,6% nel 2013 e al +2,6% nel 2014. I Paesi che finora hanno fatto default hanno visto ridursi l’accesso ai mercati internazionali e si sono trovati a pagare tassi di interesse più elevati per i due anni successivi. Il caso americano sarebbe decisamente più complesso, considerando che i Treasury sono vitali per il funzionamento del mercato finanziario globale.

Gli Stati Uniti hanno 12.000 miliardi di dollari di debito in circolazione, usato dalle banche per garantire i finanziamenti a breve termine: in caso di default questo mercato si bloccherebbe e l’eventuale crisi americana si allargherebbe a macchia d’olio all’economia mondiale. Wall Street continua il proprio pressing sul Congresso per un accordo che eviti un default dalle conseguenze drammatiche, e si mette ai ripari iniziando a ‘scaricare’ titoli di Stato americani a breve scadenza.

E avverte: anche se, in assenza di un accordo, le autorità decidessero di privilegiare il pagamento dei bond per evitare il default, questo non allenterebbe la tensione sui mercati perchè significherebbe sospendere altri pagamenti vitali al funzionamento dell’economia, come i benefit federali che alimentano i consumi, motore della crescita americana rappresentando il 70% del pil. Un default arriverebbe inoltre su un’economia già appesantita dallo shutdown, che farà sentire i suoi effetti sul pil del terzo e del quarto trimestre.

In un quadro di incertezza, l’unico punto fermo sembra essere per i mercati globali la Fed: lo shutdown e il debito sembrano infatti assicurare, secondo gli operatori, che gli aiuti all’economia saranno prolungati.

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