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Usa, sondaggio. Economisti contrari a nuovi interventi della Fed per l’economia

di lgermini |24 Agosto 2011 16:09

Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke

WASHINGTON, STATI UNITI – Gran parte degli economisti negli Usa non credono alla possibilita’ che la Federal Reserve  in questa fase  possa contribuire ”in maniera sostanziale” a un miglioramento delle condizioni dell’economia. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Ap a tre giorni dall’attesissimo raduno dei banchieri centrali di tutto il mondo a Jackson Hole, Wyoming.

Nel corso dell’annuale incontro il numero uno della Fed, Ben Bernanke (che interverra’ venerdi’) potrebbe annunciare nuovi interventi per garantire maggiore liquidita’ al sistema bancario, acquistando titoli di Stato. Ma la maggior parte degli economisti intervistati da Ap sottolinea come attualmente il problema principale non e’ quello della liquidita’ o dei bassi di interesse (fermi da molto tempo vicini allo zero), ma quello della bassa crescita, causata da una debole domanda sul fronte dei consumi e da una bassa propensione agli investimenti da parte delle imprese.

Per questo la Fed – si sottolinea – puo’ fare ben poco per risollevare le sorti dell’economia americana e allontanare lo spettro della recessione. Recessione che comunque – stando al giudizio della maggior parte degli intervistati – e’ improbabile che ritorni nei prossimi 12 mesi. Anche se nel 2012 la crescita e’ prevista rallentare ultreriormente: da una ripresa a mezza velocita’, si passera’ a una ripresa pari a un quarto di quella che servirebbe, sottolinea un’economista.

Il sondaggio rileva infine la grande preoccupazione per il deterioramento della situazione finanziaria globale a causa della crisi del debito sovrano che sta colpendo Eurolandia.

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