Usa. Americani ignari di quanto diseguale sia la distribuzione della ricchezza nazionale

Gli americani lo sospettano, ma non tutti sanno esattamente qual’è il divario nell’ineguaglianza tra ricchi e overi, e un nuovo studio afferma che la distribuzione della ricchezza dovrebbe essere più equilibrata di quanto non sia adesso.

Dice lo studio che ”tutti i gruppi demografici – anche quelli generalmente associati alla ricchezza come i repubblicani o i broker di Wall Street – auspicano una più equa distribuzione della ricchezza piuttosto che lo status quo”.

Il rapporto, intitolato ”Building a Better America – One Wealth Quintile at the Time”e realizzato da Dan Ariely della Duke University e Michael Norton della Harvard Business School, mostra che  includendo gruppi ideologici, economici e di genere, gli americani pensano che il più ricco 20 per cento della società controlla circa il 59 per cento della ricchezza, mentre di fatto la vera percentuale è dell’84 per cento.

Più interessante, dice lo studio, è che gli intervistati (scelti con sofisticati criteri statistici) credono che il 20 per cento dovrebbe possedere solo il 32 per cento della ricchezza. Gli intervistati con un reddito di oltre 100 mila dollari l’anno hanno dato risposte simili a quelli con un reddito di 50 mila dollari l’anno.

Agli intervistati sono state mostrate mappe anonime degli Stati Uniti, dove il 20 per cento controlla l’84 della ricchezza, e della Svezia, dove il 20 per cento controlla il 36 per cento della ricchezza. Senza sapere quale Paese stavano scegliendo, il 92 per cento degli intervistati ha detto che preferirebbe vivere in un Paese con la distribuzione della ricchezza svedese.

Quanto alla lista dei miliardari pubblicata da Forbes, l’indagine che l’accompagna testimonia che, nonostante la crisi, i ricchi stanno diventando sempre più ricchi, mentre i poveri sempre più poveri.

Gestione cookie