Usa. Lo shutdown potrebbe procurare danni peggiori degli uragani Katrina e Sandy

wallNEW YORK, STATI UNITI – Lo shutdown negli Stati Uniti potrebbe rivelarsi peggio degli uragani Katrina e Sandy e quindi una soluzione sarà trovata perchè l’alternativa sarebbe “catastrofica”. Ne sono convinti gli investitori e i grandi fondi internazionali, che fanno gli scongiuri, e secondo cui alla fine verrà alzato il tetto del debito Usa evitando così il default della prima potenza mondiale.

Il muro contro muro tra Casa Bianca e Grand Old Party sul budget “sarà risolto rapidamente”, afferma l’amministratore delegato del fondo BlackRock Laurence Fink, sottolineando che il default degli Stati Uniti è “irrealistico”. Per Mohamed El-Erian, amministratore delegato di Pimco, il maggior fondo obbligazionario al mondo, “l’alternativa è troppo terribile perfino da contemplare” e gli “investitori sono fiduciosi” su una soluzione.

Intanto, però, lo shutdown sta costando agli Stati Uniti 300 milioni di dollari al giorno e la cifra è destinata a salire col passare del tempo, con un effetto domino paragonabile agli uragani Katrina e Sandy, secondo i calcoli degli esperti Usa. Il Tesoro Usa ha avvertito che “in caso di default, l’economia americana scivolerà in una recessione che potrebbe essere peggiore di qualsiasi altra dalla Grande Depressione giaccè il dollaro e i Tresury sono al centro del sistema finanziario internazionale.

Nel caso in cui l’impasse sul tetto del debito portasse a un default, i mercati finanziari sarebbero scossi come abbiamo visto nel 2008”. Se le parti non troveranno un accordo, dal 17 ottobre gli Usa non potranno più finanziarsi e, secondo i dati dell’ufficio di Bilancio del Congresso, non saranno in grado di ripagare tutti i debiti. Si tratterebbe del primo default nella storia degli Stati Uniti.

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