Vacanze, italiani pronti a chiedere un prestito pur di partire: nel 2017 erogati già 33 milioni Vacanze, italiani pronti a chiedere un prestito pur di partire: nel 2017 erogati già 33 milioni

Vacanze, italiani pronti a chiedere un prestito pur di partire: nel 2017 erogati già 33 milioni

Vacanze, italiani pronti a chiedere un prestito pur di partire: nel 2017 erogati già 33 milioni
Vacanze, italiani pronti a chiedere un prestito pur di partire: nel 2017 erogati già 33 milioni

ROMA – Pur di andare in vacanza da qualche parte gli italiani si rivolgono alle finanziarie e chiedono un prestito, che può arrivare anche a cinquemila euro, tanto che nei soli primi cinque mesi del 2017 sono stati erogati oltre 33 milioni di euro di prestiti per sostenere i costi di viaggi a breve, medio e lungo raggio.

Sono i dati raccolti da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 60mila domande di finanziamento presentate dal primo gennaio al 31 maggio 2017. Dati dai quali emerge che chi vuole un prestito per pagare le ferie punta ad ottenere in media poco più di 5mila euro (5.071 euro), una cifra superiore del 7,7 per cento rispetto a quella che gli aspiranti vacanzieri italiani chiedevano un anno fa, e che può essere restituita in rate mensili da circa 113 euro.

Come ha sottolineato Mario Parteli, responsabile Business unit prestiti di Facile.it,

“Piuttosto che rinunciare al meritato riposo o alla vacanza tanto desiderata gli italiani fanno in modo che questa pesi il meno possibile sulle finanze familiari, dilazionandone il pagamento in periodi anche lunghi; la durata media dei piani di restituzione dei prestiti per le vacanze, ad esempio, è di circa quattro anni”.

Le richieste di prestito solitamente vengono fatte quando si avvicinano i periodi di vacanza, ed in particolare a maggio, mese in cui, nel 2017, è stato presentato il 38 per cento delle richieste. Ma chi richiede prestiti per andare in vacanza? Il profilo tipo è quello di un uomo (nel 72 per cento dei casi) di circa 42 anni, con un lavoro a tempo indeterminato presso una azienda privata (nel 76 per cento dei casi). C’è però un dato che colpisce: l’11 per cento delle domande è presentata da pensionati.

 

 

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