ROMA – Liquidazione, licenziamenti collettivi e rischio di vendita spezzatino per i singoli villaggi: la stagione estiva dei circa 1.200 lavoratori della Valtur è sempre più a rischio.
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Intanto, le procedure di concordato liquidatorio della Valtur sono state confermate dai vertici aziendali durante l’incontro al ministero dello Sviluppo economico, proprio oggi sono partite ufficialmente anche le già annunciate procedure di licenziamento collettivo per 108 dipendenti a tempo indeterminato e 123 a tempo determinato.
Il ministro dello Sviluppo Economico Calenda ha ribadito la volontà di mantenere unito il perimetro aziendale e occupazionale, ma allo stato attuale quest’estate non apriranno i villaggi di Capo Rizzuto, Favignana, Ostuni, Porto Rosa, Torre Chia, Simeri, Garden Club Toscana e Colonna Beach, a richio l’attività dei villaggi invernali di Pila Marilleva, Sestriere e Principe di Marmolada.
Chi confidava nella presentazione di un piano di ristrutturazione è rimasto deluso. Il fondo Investindustrial, che controlla l’azienda da circa due anni, ha infatti annunciato l’avvio delle procedure di licenziamento. Non continuerà a investire, ma rinegozierà i contratti e cederà ciò che riesce a cedere. Inoltre, all’orizzonte non si vede nessun investitore pronto a comprare tutto il pacchetto, profilandosi così più una liquidazione ‘spezzatino’ dei singoli villaggi turistici che il mantenimento del perimetro aziendale.