Vespa Piaggio è opera di design: la sua forma non si può copiare

Vespa Piaggio è opera di design: la sua forma non si può copiare
Vespa Piaggio è opera di design: la sua forma non si può copiare (Foto Ansa)

MILANO – La forma della Vespa non si copia: è un’opera di design, quindi soggetta alle leggi che tutelano il diritto d’autore. Lo ha stabilito il Tribunale di Torino con una sentenza che per la prima volta riconosce lo storico modello come opera di disegno industriale in tutte le sue declinazioni dal 1948 in poi.

I giudici, accogliendo le richieste del professore e avvocato Giuseppe Sena e del legale Vincenzo Urso dello studio Sena e Tarchini, hanno stabilito che una società cinese non potrà commercializzare ‘cloni’ della Vespa in Italia.

La causa civile, che si è tenuta davanti al collegio della sezione specializzata in materia di impresa, presieduto da Silvia Vitrò, era scaturita da un procedimento d’urgenza avviato da Piaggio nei confronti di una società cinese, la Zhejiang Zhongneng Industry Group, che produce un modello chiamato ‘Ves’.

E’ stata, a sua volta, la società cinese ad agire contro Piaggio per chiedere, in sostanza, che venisse accertato che non si trattava di un ‘clone’ della Vespa, ma il gruppo italiano ha poi fatto valere in prima battuta il diritto di forma su un modello specifico, la Vespa LX del 2005, e poi su tutte le linee prodotte dal 1949 ad oggi.

I giudici hanno stabilito che la forma della Vespa è un’opera di design industriale tutelata dall’articolo 2 (comma 10) della legge sul diritto d’autore e che la società cinese non può commercializzare ‘Ves’ in Italia. Il modello del 2005, inoltre, è stato riconosciuto dai giudici come un valido marchio di “forma tridimensionale” nella titolarità di Piaggio.

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