ROMA – “Le prospettive dell’economia italiana migliorano. Ma i rischi al ribasso sono aumentati dalle preoccupazioni degli investitori per la possibile instabilità politica“: l’allarme è stato lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Detto altrimenti: se si avverasse la crisi di governo tanto minacciata da Silvio Berlusconi e dal Pdl l’uscita dalla crisi economica per l’Italia si allontanerebbe.
Al di là delle questioni politiche, ”i recenti indicatori mostrano un graduale miglioramento dell’economia. Il calo della produzione dovrebbe fermarsi nei prossimi mesi. L’aggiustamento di bilancio è stato indispensabile nei paesi economicamente più fragili, compresa l’Italia, per evitare il rischio di perdere l’accesso al mercato, cosa che avrebbe fatto precipitare la crisi. Il suo effetto negativo a breve termine sull’attività economica è il prezzo pagato per evitare conseguenze più serie”.
BANCHE ITALIANE – Sulle banche italiane, Visco è stato netto: “Sono solide, hanno mostrato una buona resistenza, ma la crisi del debito e due profonde recessioni hanno messo i loro bilanci sotto una forte pressione. Gli episodi illeciti che si sono verificati sono rilevanti ma circoscritti. Escludendo questi casi, le difficoltà maggiori si sono concentrate sulle banche italiane medio-piccole che hanno incontrato complessità nella diversificazione del rischio e degli introiti”.
UNIONE BANCARIA – A livello europeo Visco ha sottolineato l’importanza della “Unione Bancaria, fondamentale per spezzare il circolo perverso fra debito sovrano e sistemi bancari nazionali”. Quanto al meccanismo di supervisione unica, il governatore di Bankitalia sottolinea che “il carico di lavoro delle autorità di controllo nazionali non diminuirà”.
BTP, RENDIMENTI SUPERIORI AI BONOS – Proprio durante il discorso di Visco al Councils Regional Conference il rendimento del Btp decennale è salito al 4,47% superando, per la prima volta dal marzo 2012, quello dei Bonos spagnoli (4,45%). Un dato significativo: vuol dire che per gli investitori stranieri la solvibilità del debito italiano viene considerata più a rischio di quella spagnola.
Su Roma pesa anche la rivisitazione sulle stime del Prodotto interno lordo italiano da parte dell’Istat. Secondo l’istituto di statistica nel secondo trimestre del 2013 l’Italia a livello di Pil ha registrato l’andamento peggiore dell’area euro.
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