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Economia

Vivere senza sprechi: idee pratiche per una vita più sostenibile

Impegnarsi per la sostenibilità e una vita senza sprechi non è più una opzione ma un dovere e una necessità. Ti diamo alcune idee per sostituire i prodotti di uso quotidiano con alternative più ecologiche e alcune idee per adottare abitudini che aiuteranno a proteggere l’ambiente e vivere una vita senza sprechi.

Sicuramente hai visto l’hashtag #zerowaste su alcuni profili Instagram, X o altri social media. Che cosa è esattamente? È una filosofia di vita che cerca di ridurre il più possibile i rifiuti che generiamo quando facciamo la spesa, quando portiamo il cibo al lavoro, insomma, quando viviamo.‘Zero waste’ è molto più che usare la borsa in canvas riciclabile quando andiamo a fare la spesa. È uno stile di vita che mira a fare in modo che la nostra impronta sia praticamente insignificante e a vivere senza sprechi. E, anche se pensiamo che le nostre azioni non siano abbastanza preziose, poiché sarebbe necessario un cambiamento globale per proteggere il nostro pianeta, gli esperti dicono che tutto ciò che facciamo conta. E che piccoli gesti possono generare grandi cambiamenti.

Idee pratiche per vivere senza sprechi

Ci sono molti cambiamenti che possiamo fare quando effettuiamo gli acquisti e vogliamo ridurre gli sprechi e contaminare il meno possibile.

Sacchetti di stoffa: puoi usarli per la frutta e la verdura che acquisti al supermercato. Esistono, infatti, borse a rete perfette per questi prodotti.

Ridurre le plastiche monouso: ad esempio quegli imballaggi alimentari come pasta, legumi, cereali o verdure, soprattutto surgelate. Idealmente, potresti acquistare questi alimenti sfusi, in modo da non generare così tanti rifiuti. Ormai le città sono piene di negozi specifici. Se questo non è possibile, cerca dei marchi che utilizzano sacchetti di riciclabili, per esempio di carta, che è 100% riciclabile.

Vetro, il miglior contenitore: a meno che la politica del locale non lo permetta, si può acquistare con barattoli di vetro, poiché è riutilizzabile e riciclabile.

Shopping stagionale e locale: ha senso mangiare l’anguria in inverno o gli asparagi del Perù? Si calcola che le emissioni di CO2 che vengono prodotte durante l’intero processo industriale, da quando il cibo viene coltivato e finisce sulla nostra tavola (deforestazione, fertilizzanti chimici, imballaggi, refrigerazione, trasporto aereo…) rappresentano tra 44 57 % del totale. Quindi, ogni volta che puoi, prova a optare per il cibo a km zero.
Come essere più sostenibili in casa

Siamo consapevoli che non sempre riusciamo ad acquistare tutti i prodotti realizzati con materiali riciclati. Ma possiamo sceglierne alcuni. Ad esempio.

Sostituisci la spugna per piatti di plastica con una spazzola in cocco, bambù o fibra naturale.
Sostituisci la spugna sintetica con una luffa.
Il foglio o la pellicola di alluminio possono essere sostituiti con un involucro di cotone e/o cera d’api o strofinacci da cucina.
Recupera le usanze delle nonne e usa detersivo per piatti sfuso o sapone di Marsiglia.
Lo stesso con i prodotti per la pulizia, quando possibile, acquista quelli sfusi e opta per il meno inquinante.
Evita le bottiglie di plastica. In giro porta la tua borraccia personale, a casa scegli un depuratore oppure, se la città in cui vivi lo consente, opta per l’acqua di rubinetto.

Idee pratiche per vivere senza sprechi (foto ANSA) Blitz Quotidiano

Ci sono anche alternative nei prodotti per l’igiene. Ad esempio.

  • I dischetti struccanti monouso possono essere sostituiti con dischetti di cotone lavabili.
  • Puoi cambiare il deodorante spray o roll-on con uno solido o in polvere.
  • Scegli gel doccia, shampoo o balsami in contenitori ricaricabili o solidi ed evita la plastica.
  • Il tubetto di dentifricio può essere sostituito con il dentifricio in pastiglie o in crema.
  • Puoi anche usare prodotti per l’igiene femminile in tessuto o la coppetta mestruale.

Attenzione agli sprechi

I suggerimenti di cui sopra sono di scarsa utilità se non si controlla il consumo. Un esempio è l’ acquisto di vestiti. In media, una persona acquista il 60% in più di vestiti rispetto a 15 anni fa. Se gli stessi vestiti fossero conservati per uno o due anni, le emissioni di CO2 si ridurrebbero del 24%. E così per il resto delle cose che si comprano compulsivamente. Vivere senza sprechi deve diventare una filosofia di vita.

Claudia Montanari

Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.

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