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Vodafone Italia si fonderà con Fastweb, risparmi per 600 milioni, tagli di personale?

Vodafone Italia fu Omnitel (parto del genio finanziario di Carlo De Benedetti), non sarà più inglese ma svizzera, la compra Swisscom per 8 miliardi di euro. L’evento, a parte  riflessi sulle aziende e sul settore, non sarà privo di riflessi. Swisscom ha già fatto sapere che punta a risparmiare annualmente 600 milioni di euro, soprattutto grazie alla migrazione dei clienti mobili da Fastweb alla rete Vodafone. Il Financial Times prevede “un po’ di spargimento di sangue”, complessivamente Vodafone dovra perdere 11.000 dipendenti, cessioni incluse.
John Revill e Paul Sandle di Reuters disegnano il quadro.
  • Swisscom acquisterà Vodafone Italia per 8 miliardi di euro e fonderà l’attività con la sua filiale italiana Fastweb. 
  • La filiale spagnola dell’operatore mobile francese Orange si fonderà con la rivale MasMovil, approvata all’inizio di questa settimana.
  • Vodafone ha venduto la sua filiale spagnola a Zegona Communications (lo scorso ottobre).
  • Vodafone ha annunciato una proposta di fusione con Three di CK Hutchison, che dovrebbe creare il più grande operatore di telefonia mobile della Gran Bretagna.
Swisscom, controllata dal governo svizzero che ne detiene il 51%, ha affermato che l’accordo interamente in contanti sarà finanziato dal debito.
Vodafone ha dichiarato che restituirà 4 miliardi di euro di capitale agli azionisti e dimezzerà il dividendo a 4,5 centesimi di euro per azione a partire dall’anno finanziario 2025 in poi.
L’operazione Swisscom darà vita al secondo operatore italiano di banda larga fissa dopo TIM, con una forte presenza nel segmento business pregiato, e un player leader nel mobile.
L’amministratore delegato di Vodafone Margherita Della Valle ha detto che l’accordo rappresenta il terzo e ultimo passo nel rimodellare il portafoglio europeo.
Nel 2022, il suo predecessore Nick Read aveva rifiutato una offerta da oltre 11 miliardi di euro di Iliad e Apax Partners per il business italiano.
Iliad, il cui proprietario Xavier Niel detiene una quota del 2,5% di Vodafone, a dicembre ha proposto di creare una joint venture da 14,7 miliardi di euro, ma la proposta è stata respinta.
La notizia è stata accompagnata da un lungo articolo del Financial Times di grande lode e speranza nei confonti della Della Valle, definita da Yasemin Craggs Mersinoglu come la donna che cerca di dare una svolta a Vodafone, decisa a scorporare parti significative del colosso delle telecomunicazioni, modificandone allo stesso tempo la cultura interna: il “sangue di Margherita Della Valle è rosso Vodafone”. 
Ora, prevede,  “deve fare anche lei un po’ di spargimento di sangue”. Ha in programma di vendere Vodafone Italia come parte di un’ampia ristrutturazione per semplificare le operazioni aziendali che vedrà l’abbattimento di 11.000 dipendenti.
Della Valle, che ha 58 anni, un marito e due figli, è da 30 anni in Vodafone, dove ha iniziato, quando ancora era Omnitel, come analista di marketing.
Suo compito è rispondere alle critiche da parte di investitori e analisti sulla sottoperformance e sul vasto portafoglio del gruppo, (nell’ultimo anno le azioni del gruppo sono scese di circa il 30%) “semplificando il business”. Gli addetti ai lavori, scrive il Financial Times, dicono che “ha già portato un approccio molto diverso rispetto all’ultimo italiano ad aver guidato il gruppo, Vittorio Colao, o al suo predecessore Nick Read”.
“Della Valle sta facendo cambiamenti interni. In particolare, si è mossa per eliminare la “cultura macho” in quello che era stato percepito come un vecchio club per ragazzi, secondo un dipendente, che dice che Vodafone è diventato un ambiente più piacevole in cui lavorare. Un altro insider afferma che l’azienda è più inclusiva sotto la sua guida”. Chi scrive è una donna.
 
Vodafone, ricorda il Financial Times, fornisce servizi mobili e fissi a oltre 300 milioni di clienti in 17 paesi in Europa e Africa. Ma lo stato del gruppo oggi è ben lontano dal suo periodo di massimo splendore all’inizio del secolo, quando riuscì a concludere un mega accordo per acquisire la società tedesca Mannesmann per 113 miliardi di sterline. Ora Vodafone è destinata a uscire dai mercati europei che un tempo erano fondamentali per la sua attività. Il suo ridimensionamento solleva la questione di quale sarà il futuro dell’azienda.

 

 

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