VODAFONE: SARIN SI DIMETTE, COLAO AL VERTICE

Un italiano alla guida del maggior operatore mondiale di telefonia mobile. Arun Sarin ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato del colosso britannico Vodafone. Verrà rimpiazzato dal suo vice Vittorio Colao, attualmente responsabile delle attività europee del gruppo.

Il cambio della guardia al vertice del colosso telefonico inglese era nell’aria. Da tempo le voci di un avvicendamento tra Sarin e Colao si rincorrevano, anche a causa di alcune difficoltà incontrate dall’attuale ad con gli azionisti nel corso degli anni passati. L’ultimo segnale era arrivato, una ventina di giorni fa, dal Financial Times, che aveva previsto l’ascesa di Colao al posto di numero uno entro la fine di quest’anno. Il passaggio del testimone avverrà il 29 luglio, in occasione dell’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare la nomina di Colao. «L’azienda – afferma Sarin nella nota – sarà nelle mani capaci di Vittorio Colao. Avendo lavorato con lui per molti anni so che ha l’esperienza e la visione per portare Vodafone a nuovi successi». Sarin, in ogni caso, lascia a Colao un gruppo in salute. Il risultato dell’anno fiscale è infatti superiore alle attese degli analisti, che avevano previsto un utile per azione pari a 11,9 pence, contro i 12,5 raggiunti dal gruppo. Le vendite nel periodo sono aumentate del 14% a 35,5 miliardi di sterline, contro i 35,4 previsti dal mercato. Il gruppo può contare poi su 252 milioni di clienti (fine 2007), di cui 106 milioni (42%) nei mercati emergenti dell’Europa orientale, Medio Oriente, Africa e Asia.

Colao, che diventerà numero uno del gruppo Vodafone alla fine di luglio, con l’investitura ufficiale da parte dell’assemblea degli azionisti, arriva al vertice del colosso inglese dopo molti anni spesi nel mondo delle telecomunicazioni. Nato a Brescia 46 anni fa, sposato e con due figli, Colao inizia la carriera nel 1986 prima come associato e business analyst alla McKinsey, la stessa «scuola» dell’amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera, e di quello di Unicredit, Alessandro Profumo. Nel 1989 lavora alla Morgan Stanley a Londra nella divisione corporate finance. Prima di approdare a Omnitel Pronto Italia come direttore generale nel 1996 ha una breve esperienza nell’editoria come assistente del direttore generale alla Mondadori. Torna da McKinsey a Milano come associato e poi partner. Colao viene nominato nel 1999 amministratore delegato di Vodafone Omnitel, divisione italiana dell’operatore telefonico britannico, creata dall’Olivetti di Roberto Colaninno e dai tedeschi della Mannesmann e poi ceduta da Ivrea al partner tedesco nell’ambito delle operazioni previste per il successo dell’opa di Olivetti su Telecom. Dall’aprile 2001 il manager ricopre anche la carica di responsabile dei Paesi del Sud Europa per Vodafone e nell’aprile del 2002 entra a far parte del board della capogruppo come consigliere d’amministrazione. Il breve addio alle telecomunicazioni è del 2004, quando lascia la compagnia telefonica per approdare alla Rcs come amministratore delegato: due anni dopo lascia l’azienda editoriale e torna alla Vodafone come vice amministratore delegato per guidare la divisione Europa.

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