Volkswagen barava anche in Europa? 11 mln i motori truccati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2015 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Volkswagen barava anche in Europa? Dubbi sugli altri marchi

Volkswagen barava anche in Europa? Dubbi sugli altri marchi

ROMA – Il software civetta inserito nella centralina dei motori diesel Volkswagen per truccare i test sulle emissioni di ossidi di azoto sono entrati in azione solo negli Usa dove sono più severi oppure, come chiede la Francia ufficialmente (ma anche la Corea del Sud), sono riusciti ad evitare anche i controlli europei?

La richiesta del ministro delle Finanze francese Bernard Sapin potrebbe aprire un nuovo capitolo doloroso per il colosso tedesco e tuttavia far scoprire che non solo Volkswagen barava. Che intanto ha ammesso – riferisce Bloomberg – che ammontano a 11 milioni nel mondo i veicoli Volkswagen con discrepanze nei motori diesel.

Del resto le soglie di inquinamento viaggiano in ordine sparso tra Europa e Usa, con la prima più dura nel proteggere i cittadini dai rischi delle emissioni di Co2 e la seconda sull’azoto. In America si vendono pochi diesel e tanti a benzina dai grandi consumi, il contrario in Europa. Che le auto inquinino di più di quanto registrato dai test è più di un sospetto tanto è vero che lo ha riconosciuto anche la Ue, sulla scorta di uno studio dell’International Council of Clean Transportation: nel 2014 le emissioni di ossidi di azoto dei motori diesel (quelli dello scandalo VW) sono in media 7 volte più elevate di quanto consentito dalle norme che fissano lo standard Euro 6.

Parliamo degli ultimi modelli, parliamo di media: non si può escludere che oltre alla insufficienza e all’inefficacia dei test a giustificare gli evidenti sforamenti non ci siano altre palesi frodi come dimostra il caso Volkswagen. Andrea Malan sul Sole 24 ore cita il caso della Mercedes.

La Mercedes, per esempio, vendeva una berlina della Classe C dove il serbatoio “normale” del carburante da 66 litri era in realtà un optional a richiesta: quello “di serie” era da soli 40 litri, inservibile per un utilizzo normale ma più leggero e quindi in grado di contribuire a ridurre i consumi nei test. La frode messa in atto negli Usa dai tecnici Volkswagen porta le preoccupazioni su un altro livello, e fa sorgere sospetti anche sulle rivali. Bmw e Daimler hanno fatto sapere ieri di non essere al corrente di nessuna indagine Usa nei loro confronti. (Andrea Malan, Il Sole 24 Ore).