Vulcano Islanda: Lufthansa non è assicurata contro i danni provocati dalle eruzioni

La Lufthansa non è assicurata contro i possibili danni economici causati dall’eruzione di un vulcano. Lo ha detto una portavoce della compagnia aerea tedesca. “La Lufthansa, come molte altre compagnie aeree, non ha la copertura assicurativa se un aeroporto chiude a causa dell’eruzione di un vulcano ed i voli vengono cancellati”, ha detto la portavoce, sottolineando che ancora non è possibile stimare le perdite subite finora a causa dell’eruzione vulcanica in Islanda.

Un portavoce della compagnia in Italia sottolinea che i passeggeri Lufthansa che hanno prenotato voli dagli aeroporti bloccati dalla nube di cenere “sono pregati di non recarsi all’aeroporto e di tenersi aggiornati con lo status dei loro voli visitando il sito web di Lufthansa su www.lufthansa.com”. I passeggeri i cui voli siano stati cancellati “potranno riprenotare il volo (con partenza entro il 31 maggio 2010). In alternativa, se desiderano annullare il biglietto, saranno rimborsati”. Per tutte le informazioni è possibile rivolgersi al numero 199 400 044. “Lufthansa – riferisce ancora la compagnia – continua a seguire da vicino gli sviluppi ed è in costante contatto con i ministeri competenti, le autorità aeronautiche, i servizi meteorologici degli aeroporti”.

Diversa la politica della Air france Klm. Riprotezione sul primo volo disponibile, cambio di prenotazione senza limiti di tempo o, a scelta del cliente, rimborso del biglietto. La compagnia aerea francese garantisce questo ai propri passeggeri per i voli cancellati a causa della nube di cenere sprigionata dall’eruzione del vulcano islandese. Trattandosi di cause di forza maggiore non vengono garantiti altri servizi, come per esempio pernottamenti resi necessari in attesa della partenza del primo volo disponibile. In un comunicato pubblicato sul sito Internet della società si riferisce che nella giornata di ieri, 15 aprile, sono stati cancellati 200 voli della compagnia da e per la Gran Bretagna, i paesi Scandinavi, la Russia e la città di Amsterdam. Non è al momento ancora disponibile alcuna stima sui danni economici provocati alla società dalle conseguenze dell’eruzione islandese.

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