Lo Stato vende e svende il suo patrimonio, e chiunque potrebbe aggiudicarsi un bel castello all’asta, come acquisto o da affittare.
Torri, castelli, terreni in parchi archeologici, negozi di lusso, vecchie fabbriche e tanto alto. Il Governo italiano ha deciso di scatenarsi con le privatizzazioni, nonostante un qualche comprensibile imbarazzo in senso ideologico da parte di certi partiti della maggioranza. E presto metterà in atto anche un grande programma di vendita del patrimonio immobiliare pubblico. Secondo alcune stime, fino a luglio 2024, l’introito dalla vendita di beni immobili di proprietà dello Stato è stato di poco più di 18 milioni di euro, con circa la metà proveniente dal Ministero della Difesa. Ma l’esecutivo vuole di più, molto di più…
A novembre dovrebbero quindi arrivare nuove aste. Si parla addirittura di centoquaranta aste pubbliche per la vendita di immobili, con un valore minimo complessivo di 30 milioni di euro. Seguiranno poi i bandi per le concessioni. Ecco in che modo l’investitore a caccia di un affare immobiliare potrebbe trovarsi di fronte all’occasione di comprare o affittare con sconto un bel castello all’asta.
Quei soldi aiuteranno il Governo a raggiungere i propri obiettivi finanziari in vista della manovra 2025, ma spoglieranno il patrimonio statale di alcuni immobili preziosi dal punto di vista economico, storico e artistico.
Un castello all’asta: si può comprare o affittare subito dallo Stato
I principali banditori dovrebbero essere l’INPS e il Ministero della Difesa. La città maggiormente interessata, invece, sarà Roma. Si parla per esempio di un enorme negozio (da oltre 4.000 metri quadri) nel quartiere Monteverde messo all’asta dall’istituto della previdenza sociale nella terza settimana di settembre per un minimo di 1,8 milioni di euro. A novembre si svolgerà invece un’asta per due terreni e due edifici storici nel parco degli Acquedotti della Capitale (base per le offerte: 2 milioni di euro). In un periodo di crisi del settore immobiliare e di diffidenza da parte dei privati nei confronti delle aste, ci pensa dunque il Governo a movimentare un po’ il mercato. Non si parla solo di vendite.
Tramite dei bandi pubblici, l’Agenzia del Demanio ha deciso di proporre in concessione a privati e a enti del terzo settore diciotto edifici dello Stato. Immobili di pregio in concessione o locazione di valorizzazione (fino a un massimo di cinquant’anni. Tra questi c’è la Torre Vecchia a Isola Capo Rizzuto (in provincia di Crotone). In pratica un castello da porte affittare per potersi sentire come dei vecchi feudatari in Calabria.
Nei mesi scorsi molte associazioni locali si sono battute affinché il castello venisse inserito tra i beni culturali vincolati. Ma così non è stato, evidentemente. La bellissima struttura, posta su un isolotto sul litorale ionico, fu edificata alla fine del XIV secolo da re Carlo III d’Angiò e ora potrebbe finire nelle mani del miglior offerente.
In concessione c’è anche l’ex Casa del Fascio ad Ardore, sempre in Calabria. Ci sono poi vecchi complessi industriali, ville, terreni e parchi con strutture di rilevanza storica. Tutti questi edifici fanno parte di una prima tranche di bandi di concessione di immobili di proprietà dello Stato. Seguiranno quindi anche altre proposte interessanti… Per poter accaparrarsi questi beni basta tenersi aggiornati sul sito dell’Agenzia del Demanio.