Warren Buffett tra i primi 10 azionisti Goldman Sachs, con il fondo Berkshire

NEW YORK – Warren Buffett tra i primi 10 azionisti Goldman Sachs, con il fondo Berkshire. L'”oracolo di Omaha” apre un nuovo capitolo nel rapporto quinquennale con Goldman Sachs, una relazione che affonda le sue radici nel 1940. Il guru della finanza e la banca raggiungono infatti un accordo per la conversione degli warrant in mano a Buffett dal 2008, con la quale Buffett diventa uno dei dieci maggiori azionisti di Goldman Sachs con circa il 2%. Buffett oltre al 2% di Goldman, incassa oggi anche il via libera dell’antitrust americano per l’acquisizione, insieme a 3G, di Heinz per 28 miliardi di dollari.

Una quota che Buffett acquista senza sborsare soldi: gli warrant, emessi da Goldman al guru della finanza nel 2008, avrebbero concesso infatti a Berkshire Hathaway di acquistare fino al 9% della banca a 115 dollari per azione entro l’1 ottobre ma avrebbero implicato il versamento di pagamento di cinque miliardi di dollari. L’accordo raggiunto, invece, prevede una conversione degli warrant in azioni, con Goldman che offrirà titoli pari alla differenza fra il prezzo medio di chiusura nei dieci giorni che precedono l’1 ottobre e il prezzo di esercizio di 115 dollari, moltiplicato per 43,5 milioni di azioni coperte dagli warrant.

“Vogliamo mantenere un investimento significativo in Goldman Sachs, società con la quale ho fatto la mia prima transazione 50 anni fa” afferma Buffett, ricordando il suo incontro negli anni 1940 con Sydney Weinberg, il leggendario numero uno di Goldman Sachs dopo la Grande Depressione. Un incontro durante la prima visita di Buffett a New York, accompagnato dal padre, durato 30 minuti e ancora impresso nella memoria del guru della finanza.

“Siamo contenti che Berkshire Hathaway intenda rimanere un investitore di lungo termine in Goldman Sachs” mette in evidenza l’amministratore delegato di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein. Nel settembre 2008, poco dopo la bancarotta di Lehman Brothers, Goldman Sachs ha ricevuto un’iniezione di fiducia da 5 miliardi di dollari da Buffett, che a fronte dei fondi ha ricevuto azioni privilegiate con un dividendo del 10%, o 500 milioni di dollari l’anno.

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